La Natural Products Expo West (NPEW) di quest’anno, svoltasi dal 7 all’11 marzo ad Anaheim, in California, è stata più vivace che mai, con oltre 3.000 espositori, tra cui quasi 900 espositori esordienti, e più di 65.000 partecipanti (in aumento rispetto ai 57.000 del 2022, ma ancora al di sotto del totale di 85.000 prima della pandemia/2019). E con altrettanti venture capitalist che si muovono tra i corridoi come acquirenti di negozi di alimenti naturali.
Mentre la NPEW ha ancora la sua parte di aziende emergenti con un solo prodotto, molte delle quali potrebbero non essere più in circolazione tra due o tre anni, ci sono molti grandi nomi (Nestle, General Mills, Danone, Chobani), alcuni dei quali sono presenti da un decennio o più.
Dal punto di vista degli acquisti, i piccoli negozi indipendenti di alimenti naturali stanno scomparendo, sostituiti da mega-rivenditori di prodotti biologici come Whole Foods, da sezioni biologiche in alcuni negozi di alimentari e, in altri, da prodotti biologici che si alternano a quelli normali. E si parla anche di omnichannel. E di prodotti biologici a marchio privato o a marchio del distributore. Questa edizione sembra aver inaugurato una nuova Era di venture capitalist mainstream alla ricerca della prossima grande impresa.
Fonte: Food Processing