Il ministro dell’Agricoltura statunitense Tom Vilsack, spinge l’acceleratore sull’agricoltura Biologica. Un passo avanti nello scacchiere agricolo mondiale, segnato dalla corsa in (quasi) fuori gioco dettata dal New Green Deal europeo, consapevole che la strada USA è ancora tutta in salita.
È quanto è emerso nell’ultima assemblea annuale, tenutasi mercoledì scorso, dall’Associazione USA per il commercio Biologico. Parlando in diretta durante l’incontro virtuale con oltre 250 membri dell’associazione di categoria, Vilsack ha presentato un’agenda di lungo periodo per il settore ’Organic food’, mettendo sul tavolo la maggior parte delle priorità dell’Associazione per il commercio biologico dettate dall’amministrazione del presidente Biden. Tra queste, la più importante, ossia quella di: “Costruire una solida base di fiducia tra l’USDA (il Ministero statunitense dell’Agricoltura), gli agricoltori biologici e gli altri soggetti interessati del Paese”.
Le azioni annunciate da Vilsack, prevedono anche il ripristino della posizione di USDA Organic Policy Advisor; l’aumento di “decine di milioni di dollari” dei fondi disponibili attraverso il programma di condivisione dei costi di certificazione biologica per aiutare gli agricoltori a passare al biologico e rafforzare la diffusione del BIO e, inoltre, l’ampliamento del numero e della diversità di coloro che saranno coinvolti nelle ispezioni e nelle certificazioni.
Si punta anche a espandere la fornitura per i programmi di alimentazione di emergenza del ministero USA, a “sistemi di distribuzione di piccole e medie dimensioni” per dare ai “produttori socialmente svantaggiati” un maggiore potere di acquisto (alimentare) su scala federale. Tra gli obiettivi anche quello di dare priorità all’agricoltura e alle pratiche rigenerative rispettose del clima.
Mariangela Latella