Successo di ‘Seminare il Futuro’

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 "E’ stato come toccare la vita prima che sbocci”. “Un seme è un dono per il futuro”. “Abbiamo seminato il futuro partendo dal passato”. Sono questi alcuni commenti che hanno accompagnato la giornata del 16 ottobre, quando si è svolta in tante regioni italiane l’iniziativa "Seminare il Futuro".

In un clima gioioso, l’esperienza è stata emozionante: in molti hanno toccato con mano la terra e conosciuto gli agricoltori, la loro passione, la cura che mettono nel coltivare. Seminando, i partecipanti si sono sentiti parte di qualcosa di più grande, di antico e universale allo stesso tempo.

Dal Piemonte al Molise più di 1800 persone tra cui 490 bambini hanno concretamente seminato a mano in dieci aziende biologiche e biodinamiche grani dai nomi che ricordano quanto sia preziosa ed importante la diversità: Gentil Rosso, Senatore Cappelli, Bologna, Gold Corn e tante altre, sinonimi spesso di varietà antiche di grano, a volte dimenticate per fare spazio a varietà dalle qualità nutrizionali più scarse ma più redditizie.

“Quando si pensa a un cibo non contaminato si pensa al biologico, ma molto spesso non si riflette abbastanza sulla qualità del seme. Invece qualsiasi prodotto è il risultato di due componenti: come lo coltiviamo, ossia il fatto che non utilizziamo pesticidi chimici; e la qualità della semente, che negli ultimi anni è molto degenerata ed è in mano alle multinazionali. Per questo è importante agire per avere sementi di alta qualità, frutto della selezione effettuata dagli agricoltori, come avveniva un tempo”.

Queste le parole con cui Fabio Brescacin, amministratore delegato EcorNaturaSì, ha aperto la semina alla Fattoria di Vaira, nel comune di Campobasso. Nella stessa sede era presente anche Peter Kunz, uno dei due fondatori di questa esperienza internazionale di semina collettiva, giunta al sesto anno di vita con più di 100 aziende in 11 nazioni. “Noi siamo tra il cielo e la terra – ha spiegato Peter – e dobbiamo creare la comunicazione tra cielo e la terra, e da un gesto con le mani, che parte fisicamente con la mano vicino al cuore, inizia l’atto della semina e questa semina è l’origine di quello che poi per noi sarà il nutrimento, sarà il pane. Seminare non è una cosa banale, ma un gesto importante che va al cuore dell’uomo. Tante persone che hanno seminato poi durante l’anno vengono a vedere cosa cresce, perché hanno preso a cuore quello che hanno seminato".

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