Dall’azienda che progetta e costruisce case bioclimatiche (edifici a basso consumo energetico, acusticamente isolati, a ridotto impatto ambientale…) a quella che produce materiali per la bioedilizia, dall’impresa che propone arredi e illuminazione urbani ecocompatibili a quella che sul mercato ci sta con veicoli elettrici ad alta innovazione tecnologica; e ancora, dai servizi di car sharing e car pooling alla piattaforma web a forte connotazione etica, che riunisce un’eccellenza di imprese per il fotovoltaico. In 60 di loro si sono incontrate, in un’intera giornata scandita da 350 incontri one to one, alla ‘Borsa Green&Social Business’ tenutasi il 15 dicembre al centro conferenze ‘Alla Stanga’ della Camera di Commercio di Padova.
Dati che confermano quanto il progetto, alla seconda edizione, sia cresciuto e trovi sempre più ampi e numerosi consensi, proprio per la capacità di rispondere a un’esigenza sentita e concreta degli operatori e del mercato. Di incontrarsi e conoscersi innanzitutto – perché il problema di base, ancora troppo di frequente, sta proprio nella scarsa informazione sulle realtà e le opportunità esistenti sul territorio – e poi di alimentare e far crescere il vivace fermento padovano di tante iniziative imprenditoriali e organizzazioni impegnate nella costruzione di economie alternative e nell’adozione di percorsi green: tasselli importanti di un network locale da incoraggiare e potenziare, per uno sviluppo economico responsabile e sostenibile che la crisi ha evidenziato come prioritario e l’Europa ha indicato come strada obbligata.
Riservato a ciascun operatore iscritto alla Borsa – questa la formula originale quanto efficace nei risultati – un calendario predefinito di appuntamenti, da mezz’ora ciascuno, costruito sulla base delle richieste e degli interessi espressi da ogni realtà, per cercare o proporre partenariati e collaborazioni.
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