Nel 2011 le vendite di biciclette in Italia hanno sorpassato per la prima volta negli ultimi 48 anni quelle di automobili: un milione 750 mila bici vendute contro un milione 748 mila auto. Nello stesso anno quasi 200 mila bici usate sono state rimesse a nuovo e rilanciate nelle strade. I motivi sono più di uno. Non c’è solo la rivoluzione verde: una scelta consapevole.
C’è, alla base, ancora di più, una scelta forzata da diversi fattori: la crisi economica, il forte aumento della benzina, il cattivo funzionamento dei trasporti pubblici urbani e sub-urbani.
D’altra parte, sono diminuite le immatricolazioni di automobili: calo che continua nell’anno corrente tanto che a settembre 2012 le immatricolazioni di autoveicoli sono scese del 25% rispetto allo stesso mese del 2011.
Più bici che auto, quindi. Ma lo zampino del cambio degli stili di vita c’è, eccome. L’inclinazione a scegliere alternative più ecologiche e salutari ai mezzi privati a benzina sembra, specie nelle nuove generazioni, un dato assodato, comprovato da ricerche, condotte in diversi Paesi e conclusesi tutte con gli stessi risultati.
L’auto non è più uno status symbol e il dato ha un valore epocale. Amministratori di tutti i livelli, dai ministri agli assessori comunali, devono prendere atto di questa mutazione profonda, sostengono gli esperti, e mettere al centro della propria agenda la sicurezza per i ciclisti, le piste ciclabili e molto altro ancora.
Il 2012 dovrebbe confermare il sorpasso della bici sull’auto. Come dire, chi va piano va sano e va lontano.