Rinnovato il vertice di IFOAM Europa, per l’Italia c’è Pinton

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All’assemblea generale del 15 maggio, i membri del Gruppo europeo delI’IFOAM (La Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica) hanno eletto un nuovo consiglio e un nuovo presidente. Alla presidenza è salito Jan Plagge, numero uno della tedesca Bioland e.V. con molti anni di esperienza nello sviluppo del settore biologico, una formazione da agricoltore biologico e consulente. Dopo l’elezione ha dichiarato: ‘Sono felice della fiducia che l’IFOAM UE mi ha dato eleggendomi come nuovo presidente. Con la sua rapida crescita, l’agricoltura biologica è già una storia di successo e ha il potenziale per trasformare l’agricoltura europea. L’agricoltura biologica è uno degli approcci di maggior successo nell’UE per affrontare molte sfide come la perdita di biodiversità, la protezione delle acque e il benessere degli animali. Ciò dovrebbe riflettersi in una giusta ricompensa per gli agricoltori biologici. Con il giusto modello di politica agricola comune (PAC) e finanziamenti sufficienti, il settore dell’agricoltura biologica potrebbe costituire almeno un quarto dell’area agricola dell’UE entro il 2030’.

L’olandese Marian Blom è stata eletta vicepresidente. Dopo l’elezione ha dichiarato: ’La nuova PAC deve passare dal compensare gli agricoltori biologici per il ruolo multifunzionale che hanno nella salvaguardia dell’agro-eco-sistema e dell’ambiente in generale a vantaggio di tutti gli europei. L’intera architettura della PAC deve premiare le prestazioni ecologiche e non solo singole pratiche, ciò incoraggerebbe tutti gli agricoltori a passare a pratiche più sostenibili come l’agricoltura biologica’.

Nel board di IFOAM EU è entrato per l’Italia Roberto Pinton, impegnato nel settore del bio dagli anni ’80 e segretario di AssoBio, l’Associazione italiana delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici con circa 90 aziende associate. Pinton è stato nominato coordinatore del gruppo d’interesse europeo del settore trasformazione/mercato. Ha dichiarato tra l’altro: ‘Non dovremo presidiare soltanto l’implementazione del regolamento approvato dal Parlamento europeo lo scorso aprile, ma anche la nuova politica agricola comune. La situazione ambientale è palesemente compromessa. In due terzi delle acque superficiali italiane e in un terzo di quelle sotterranee si trovano pesticidi, in oltre un quinto delle prime e in quasi il 10% delle seconde si superano i limiti fissati dalle norme europee. E’ necessario orientare gli agricoltori all’adozione di pratiche aziendali finalmente sostenibili come l’agricoltura biologica, anche attraverso premi per la tutela di beni pubblici essenziali per tutti i cittadini europei’.

(fonti: IFOAM, Suolo e Salute, Assobio)

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