Le aziende italiane che operano nel settore delle energie rinnovabili hanno performance migliori delle aziende francesi, inglese e tedesche dello stesso comparto. Il riferimento va in particolare al dato economico dei ricavi e dei margini: per quanto riguarda il primo aspetto le aziende italiane registrano un miglioramento del 35% contro il 25% straniero; per il secondo segnano un +100% contro il 16% dei colleghi d’Oltralpe. Le difficoltà per questo settore in forte espansione, tuttavia, esistono, come precisa Vittorio Chiesa (direttore dell’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano), e provengono sia dalla mancanza di leggi e norme adeguate sia dal mancato inserimento delle strategie di green energy in un piano strutturale a lungo termine che dia una risposta unitaria nazionale.
Ciò provoca insicurezza e instabilità e ad una sostanziale rinuncia da parte delle banche e dei finanziatori ad investire in progetti e soluzioni di questo tipo. C’è poi anche scarsa informazione sul tema e sull’economia in crescita che vi gravita intorno, quando gli esempi positivi e le eccellenze sarebbero molti, come ChiavEnergia, azienda toscana, che nasce dalla volontà di riunire professionisti del settore e che si sta avviando a portare avanti progetti ambiziosi all’insegna della multidisciplinarietà.
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