La Puglia è al primo posto in Italia per la produzione di uva da tavola biologica. Secondo i dati dell’Osservatorio Regionale per l’Agricoltura Biologica (ORAB – Puglia) la regione vanta 2.419 ettari di uva da tavola convertiti al metodo di agricoltura biologica. Di questi 1.315 ettari sono biologici certificati e 1.103 ettari sono in conversione. La Puglia è, pertanto, la prima regione in Italia per superficie di uva da tavola biologica e la prima regione in Europa.
La produzione di uva da tavola biologica comporta molteplici problematiche principalmente legate alla gestione agronomica della coltura, al controllo fitosanitario e alla gestione del frutto in post-raccolta. Inoltre l’uva viene esportata in Paesi europei ed extra europei attraverso una serie di difficolta di conservazione e/o barriere fitosanitarie che spesso penalizzano il raggiungimento di alcuni mercati.
Con il progetto SAL.U.TA, nel corso di quattro anni si è inteso affrontare tematiche legate non solo alla produzione, ma anche alla conservazione del prodotto per l’esportazione, nella fase di post-raccolta. ‘Tecniche biologiche di produzione e conservazione per la salubrità dell’uva da tavola’ è il titolo del workshop finale del progetto SAL.U.TA in svolgimento oggi, 15 maggio, nell’aula magna del Ciheam (Consorzio di alti studi agronomici nel Mediterraneo) di Bari.