Maxi sequestro di prodotti alimentari in Puglia. Nell’ambito delle attività di indagine per l’infezione da escherichia coli che ha colpito la regione, i Carabinieri dei NAS di Foggia, Bari e Taranto hanno eseguito ispezioni in aziende agricole, ditte produttive, depositi, ingrossi e negozi alimentari procedendo al sequestro amministrativo di 42 mila litri di latte.
Il prodotto, in origine fresco, era stato sottoposto arbitrariamente a congelazione. Inoltre sono stati sequestrati oltre 130 tonnellate di alimenti. In particolare, i NAS hanno sequestrato oltre 48 tonnellate di pomodori posti all’essiccazione al sole (‘su telai creati con tondini di ferro arrugginiti e reti in materiale plastico non idonei all’uso alimentare, esposti a diretto contatto con l’aria senza alcuna protezione dall’azione infestante di insetti ed animali, dalle intemperie e dalle contaminazioni di agenti atmosferici’); circa 79 tonnellate di conserve di pomodoro e vegetali (tra cui peperoni e carciofi) ed alimenti vari confezionati e non (tra cui sacchi di riso e farina, peperoncino, pollo e pesce congelati, acqua e birra) prodotti o tenuti in precarie condizioni igienico-sanitarie ed in depositi non autorizzati.
Tre negozi alimentari sono stati chiusi. Quattro attività (due aziende agricole, una ditta di conserve vegetali ed un deposito di alimenti etnici) sono state sospese perché prive della prescritta dichiarazione di inizio attività e versanti in precarie condizioni igienico-sanitarie e strutturali.
L’infezione da escherichia coli ha mandato in ospedale nell’arco di una settimana 18 persone, quasi tutti bambini. Il batterio, che provoca dissenteria con presenza di sangue nelle feci, dolori addominali e vomito, è stato ora isolato in alcune partite di latticini del sud est Barese.