Promozione del SANA in Russia

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Sono una novantina gli operatori del biologico iscritti al workshop organizzato da BolognaFiere e da Federbio, in calendario a Mosca per oggi, 16 maggio. L’incontro è il primo risultato dell’accordo di collaborazione di Federbio con BolognaFiere avente per obiettivo lo sviluppo di una rete di servizi a supporto del biologico italiano sui mercati esteri e la promozione di SANA, la più importante manifestazione fieristica italiana per l’alimentazione biologica certificata, l’erboristeria, la cosmesi naturale e biologica.

La promozione e la pubblicizzazione di SANA in Russia rientrano inoltre nel programma di sostegno all’internazionalizzazione in capo all’assessorato Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna.

I buyer iscritti al workshop rappresentano le aziende di punta del canale distributivo russo che commerciano prodotti bio sia freschi (frutta e verdura), sia lavorati e conservati (cereali, farine, pasta, scatolame, olio, aceto, succhi, spezie e condimenti). Per l’Italia prendono parte al seminario una decina circa di aziende produttrici provenienti dalle provincie di Salerno, Torino, Vicenza, Rovigo, Firenze e Bologna, che potranno così approfondire la conoscenza del mercato dei prodotti biologici in Russia, presentare la propria produzione e ricevere chiarimenti sugli aspetti amministrativi e la certificazione necessaria per l’export nella Federazione russa. Il workshop serve anche a selezionare la delegazione di buyer russi che saranno invitati a SANA 2012 (8-11 settembre), in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna.

Il seminario di Mosca inaugura la nuova stagione di SANA all’insegna del crescente impegno di BolognaFiere sia per rafforzare il profilo internazionale della manifestazione a servizio delle aziende che in Italia operano nel campo del biologico certificato, sia per consolidare la storica leadership di settore nel nostro paese.

Dopo il calo segnato nel 2009 a seguito della crisi economica che ha colpito anche la Russia, nel 2010 il valore delle vendite del comparto alimentare bio è cresciuto del 14 per cento, raggiungendo i 220,6 milioni dollari. Valore dato in crescita dagli osservatori anche nel 2011, con un fatturato stimato intorno ai 255 milioni di dollari. Attualmente la maggior parte dei prodotti biologici in vendita in Russia è importata dai paesi dell’Unione europea, soprattutto da Germania, Francia e Italia. Accanto ai supermercati tradizionali e agli ipermercati, sta conoscendo un rapido sviluppo il canale delle vendite online, scelto in particolare dai consumatori più giovani ed evoluti, categoria che nella Federazione Russa coincide con il target del biologico.

Secondo l’identikit stilato dalla società di ricerche di mercato Comcon, il consumatore russo di alimenti biologici ha infatti un’età compresa tra i 25 e i 45 anni, un elevato livello di istruzione, è di classe socioeconomica media e alta ed è disposto a pagare prezzi più elevati per cibo sano e garantito; in prevalenza risiede a Mosca o a San Pietroburgo.

Tra i fattori che maggiormente influenzano l’acquisto di alimenti biologici sono indicati disponibilità di maggiore reddito; preoccupazione per la salute, in particolare dei bambini; ridotto livello dei servizi sanitari gratuiti e conseguente necessità di mantenersi in buona salute; informazioni negative diffuse sugli ingredienti nocivi contenuti negli alimenti confezionati convenzionali e sull’uso di prodotti chimici in agricoltura; l’informazione proveniente dalla cultura occidentale che identifica il consumo di prodotti biologici come moderno e di tendenza.

 

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