Secondo le ultime cifre disponibili, è Brescia a guidare la “classifica bio” della Lombardia, con oltre 2.300 ettari coltivati, seguita da Pavia con quasi 1.500 ettari.
Tra le principali produzioni regionali si annoverano i cereali con più di 25.000 ettari, poi le colture foraggere con quasi 13.000 ettari e la vite, mentre il numero degli operatori sale a circa 3.300, con un incremento del 3% in un anno, di cui circa 500 presenti nella provincia.
A livello nazionale il rapporto Bio in cifre 2023 di ISMEA evidenzia come nel 2022 la superficie biologica italiana abbia superato i 2,3 milioni di ettari, con una crescita tendenziale del 7,5%, pari a quasi il doppio dell’incremento registrato nel 2021.
Dal 2010 l’estensione delle coltivazioni biologiche è più che raddoppiata (+111%, pari a oltre 1,2 milioni di ettari), arrivando oggi a rappresentare quasi il 19% del totale della superficie agricola utilizzabile. In Italia dove il valore del mercato interno dei prodotti biologici è di 3,7 miliardi destinati per il 45% all’acquisto di frutto o verdura, per il 22% al settore del latte e formaggi e 11% ai cereali e alla pasta.
In deciso aumento la spesa destinata all’acquisto bio di uova (+7%), latte e derivati (+5%) e carne (+4%) anche se la crescita complessiva rispetto all’anno precedente è stata in media dello 0,5%.
Sul fronte dei prezzi si registra il permanere di una marcata instabilità e un generale trend rialzista. Anche se per la maggior parte delle colture si registra una riduzione del differenziale di prezzo riconosciuto all’agricoltore biologico rispetto all’omologo prodotto convenzionale.
Fonte: Giornale di Brescia