Pillole di buone pratiche per un mattino ok

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Senza renderci conto, quest’anno sta già prendendo il volo e noi, invece, infreddoliti, ingrigiti, stanchi perennemente, magari anche un po’ metereopatici, non ne vogliamo sapere di fare, se non lo stretto necessario. E’ banale sottolineare che non ci si alzerebbe mai, si farebbero le provviste, una scorta di dvd infinita, fino alla primavera…..

Ed ecco che magicamente in un battere d’occhio, proprio lei, la stagione del risveglio di tutti i sensi ed in tutti i sensi è già alle porte! Quei due giorni fino a ieri di innalzamento termico ne sono la prova.

E non immaginate il terrore di tutti, quando alleggerendosi gli abiti, si sono visti le più o meno gravi novità, che l’inverno ha portato, come doni natalizi, sul loro corpo….

Quindi, lasciamo scivolare il nostro plaid a scacchi di dosso…….e via metti il turbo alla tua vita nuova!

Le ore magiche dell’energia si concentrano dalle nove in poi, quando tutti gli ormoni dell’attività entrano in circolo. Approfittane ma impara anche a dosare le tue forze.

Regola numero uno: la mattina è il momento più intenso della giornata, salti in macchina, bambini o meno, di corsa al lavoro; dormire bene, è questa la regola, e fare una corretta ed equilibrata colazione ti portano al massimo dell’energia disponibile. Non ti resta che amministrarla al meglio.

I livelli di attenzione, che sono massimi a metà mattina, vanno incontro a cicli di mezz’ora-quaranta minuti circa, osserva un noto esperto, quindi forzare non serve, molto meglio fare una piccola pausa tra un ciclo e l’altro.

Una buona idea è cambiare tipo di attività, il cervello infatti con l’alternanza, si riposa.

Un esempio se siete sempre attaccati al computer, fate due passi, prendete un bicchiere di acqua, fate qualche semplice esercizio di stretching. Ricardatevi sempre di bere, perché’ il cervello va idratato: basta una diminuzione di acqua del 2% sotto il livello di sete per provocare mancanza di concentrazione e stanchezza.

Occhio invece ai troppi caffè…. Stimolano le surrenali, correte il rischio di sovraffaticarle ancora di più, come conseguenza ci si sente pervadere da un’estrema stanchezza.

(fonte: Annalaura Magnani – Fatti di bio, il blog di Alce Nero) 

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