Melissa è una varietà di fragole disponibile da febbraio a giugno, a produttività costante e adattissima alla produzione biologica poiché ben si presta bene a minori concimazioni. Rustica, dalla forma allungata, brillante e caratterizzata da un livello zuccherino superiore ai 7 gradi brix, Melissa negli ultimi 4 anni è stata implementata da Canova negli areali produttivi siciliani, grazie all’azienda agricola Frutti del Sole di Marsala, lucani, a Scanzano con Apofruit, e campani, con Coop Sole di Parete.
“La campagna di quest’anno è stata davvero positiva; abbiamo raggiunto quasi 10 mila quintali di prodotto e siamo passati dall’essere importatori della Spagna, in una fase precocissima da gennaio a marzo, all’essere esportatori di fragole nello stesso periodo verso Germania e Svizzera, dopo aver soddisfatto l’intero mercato interno”, ha dichiarato Ernesto Fornari, direttore generale di Canova Srl, a GreenPlanet.
L’azienda, società del Gruppo Apofruit specializzata nell’ortofrutta biologica, ha così raggiunto l’obiettivo della fornitura costante di fragole bio nel corso dell’anno, con quantità sempre maggiori di volumi disponibili.
“Grazie anche alle temperature straordinariamente miti di questo periodo siamo riusciti a prolungare fino a qualche giorno fa la produzione di fragole della Sila, territorio altamente vocato in cui Apofruit ha sempre creduto molto, e dove è possibile produrre da giugno in poi grazie all’elevata altitudine (tra i 1200 e i 1300 metri di altezza). Un areale che sta diventando sempre più strategico per noi”.
“Tra poco più di una settimana inizieremo la produzione della varietà precoce Albion in Sicilia – continua Fornari – per poi riprendere la produzione di Melissa all’inizio del prossimo anno proprio nell’azienda di Marsala, dove è possibile iniziare la raccolta già a gennaio con un mese e mezzo di anticipo rispetto alle produzioni campane”.
Sviluppi anche in termini di servizio. “Quest’anno siamo riusciti ad accontentare tutte le esigenze dei mercati con cestini personalizzati da 250, 300 e 500 grammi. Abbiamo ufficialmente aperto ‘la sfida degli imballaggi’ cambiando packaging in base alle esigenze del cliente, grazie a una dimostrazione di grande flessibilità e professionalità da parte delle nostre aziende partner”.
E per il futuro l’ambizione è continuare a migliorarsi: “Le nostre fragole non hanno nulla da invidiare alle proposte spagnole, né per gusto né per conservabilità. In generale è previsto un incremento di 6 ettari dei nostri impianti proprio per intercettare la crescente domanda”.
E non finisce qui. “In Sila abbiamo piantato anche i mirtilli; si tratta di un territorio particolarmente vocato a questo tipo di produzione per l’acidità del suolo, che diventerà di primaria importanza per le nostre produzioni medio-tardive di luglio, agosto e settembre – ha concluso Fornari -. L’intenzione è allungare la finestra produttiva di Canova, la cui produzione inizia a metà maggio, con i raccolti calabresi dei campi tra Lamezia e Gioia Tauro e per proseguire nel grossetano, nel cuneese, in Valsugana e in Valtellina fino ad agosto. Con le produzioni in Sila si raggiungerà l’inizio di ottobre”.
Chiara Brandi