L’accordo politico raggiunto in sede di trilogo tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea sulle Nuove Tecniche Genomiche (NGT, o TEA nella terminologia italiana) viene accolto positivamente da Governo, organizzazioni agricole e mondo della ricerca.
Il compromesso, che distingue tra piante NGT1 assimilate alle varietà convenzionali e NGT2 soggette alle norme OGM, è giudicato un passaggio decisivo per mettere a disposizione degli agricoltori nuovi strumenti contro i cambiamenti climatici, ridurre l’uso di input chimici e rafforzare la competitività.
Lollobrigida: “Passo avanti decisivo, l’Italia è all’avanguardia”
Per il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, l’intesa rappresenta “un passo avanti decisivo per il futuro dell’agricoltura”. Le tecniche in questione, sottolinea, “non sono Ogm”, ma strumenti innovativi che permettono “miglioramenti mirati e naturali”, offrendo colture più resilienti, più produttive e meno dipendenti da pesticidi e acqua.
Lollobrigida rivendica anche il ruolo del sistema scientifico nazionale: “L’Italia è all’avanguardia, con ricercatori e scienziati del CREA in prima fila”.
Coldiretti e Filiera Italia: “Opportunità strategica contro il climate change”
Coldiretti e Filiera Italia parlano di un risultato che apre la strada a una normativa capace di valorizzare le “straordinarie opportunità” delle Tecniche di Evoluzione Assistita. Le organizzazioni vedono nelle NGT uno strumento concreto per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, ridurre l’uso di input chimici e mettere l’innovazione al servizio degli agricoltori europei.
Coldiretti rivendica anche il percorso che ha condotto alla costruzione di un’alleanza europea favorevole alle TEA, ricordando l’intesa storica siglata nel 2020 con la Società Italiana di Genetica Agraria per sostenere una ricerca pubblica capace di offrire soluzioni su misura al settore.
Il genetista agrario Mario Pezzotti definisce il risultato “una giornata storica” che rafforza l’alleanza tra ricerca e agricoltori, mentre il presidente Coldiretti Ettore Prandini parla di “una vittoria” che permette di rendere disponibili a tutti gli agricoltori strumenti innovativi per affrontare le sfide ambientali.
CREA: “Quadro moderno che rafforza competitività, ricerca e sicurezza alimentare”
Il presidente del CREA, Andrea Rocchi, esprime “grande soddisfazione” per i progressi del trilogo, definendoli “un passaggio atteso e decisivo” che dà nuovo impulso all’innovazione. Secondo l’ente di ricerca un quadro normativo chiaro permette di valorizzare al meglio la ricerca scientifica. Le NGT inoltre rafforzano competitività, resilienza e sostenibilità dell’agricoltura europea: le tecniche di genome editing e cisgenesi, tipiche delle NGT1, consentono interventi precisi ispirati ai processi naturali.
Rocchi ringrazia il MASAF e il ministro Lollobrigida per il sostegno agli investimenti nella ricerca, ricordando i 9 milioni destinati al progetto TEA4IT, che coinvolge colture chiave del made in Italy (pomodoro, melanzana, orzo, frumento duro, riso, vite, agrumi, pioppo, kiwi, melo).
Queste varietà, sviluppate come NGT1, saranno oggetto di analisi genetiche e prove in campo per verificarne sicurezza, efficacia e rispondenza alle condizioni reali.
Fedagripesca Confcooperative: “Occasione per gestire nuove criticità, ora servono tempi rapidi”
Per Fedagripesca Confcooperative l’accordo è “storico” e apre nuove opportunità per fronteggiare la crescente indisponibilità di strumenti di difesa delle colture e gli impatti del climate change. Il presidente Raffaele Drei sottolinea la necessità di una rapida conclusione dell’iter legislativo oltre che di garanzie di applicazione omogenea tra i diversi Stati membri e un riconoscimento chiaro dell’equivalenza tra NGT1 e varietà convenzionali, già confermata nell’intesa.
Drei ricorda inoltre che l’etichettatura resterà obbligatoria per le NGT2, mentre per le NGT1 la dicitura sarà prevista solo sulle sementi di primo impianto.
La Redazione
