Nel settore della cosmesi la sostenibilità passa anche dalla scelta di materie prime etiche

Fontana

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

I consumatori da tempo chiedono alle aziende del settore della cosmesi di mettere al top dei loro valori anche la sostenibilità. Partendo da questo presupposto, durante il talk “Verde Innovazione. Tra terra e laboratorio, il futuro sostenibile della Cosmesi, organizzato dall’Istituto di certificazione etica e ambientale (ICEA) e moderato dalla giornalista e coordinatrice di Greenplanet Chiara Brandi in occasione della 55esima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna 2024,  è stato dato spazio a diverse tematiche che ruotano proprio attorno al concetto di Sostenibilità. Tra queste le pratiche agricole rigenerative, i nuovi ingredienti verdi e l’etica che guida le aziende nel settore verso determinate scelte.  Su questo ultimo punto si è concentrato l’intervento di Mauro Fontana, presidente dell’Unione italiana per l’olio di palma sostenibile (UIOPS) membro sostenitore dell’Uiops dal 2024, che ha sottolineato l’importanza di un approvvigionamento responsabile delle materie prime e delle strategie messe in campo per combattere la deforestazione attraverso l’impiego di olio di palma certificato sostenibile.

“Siamo qui a Cosmofrof nella giornata in cui si celebra anche la giornata internazionale delle foreste, per parlare di deforestazione e di Eudr, il regolamento europeo che vieta l’immissione o l’esportazione di prodotti, ‘nel’ e ‘dal’ mercato comunitario, che non rispettino requisiti di legalità e sostenibilità”, ha spiegato Fontana. “I consumatori dei cosmetici da tempo stimolano le aziende, che hanno risposto in modo molto positivo, per mettere al top dei loro valori anche la sostenibilità”.

“Negli ultimi anni le aziende cosmetiche parlano sempre più di responsabilità sociale e di sostenibilità, presentando bilanci di sostenibilità in cui mostrano fattivamente cosa hanno realizzato anno dopo anno. L’Eudr ha portato un passo in avanti, che va al di là della certificazione volontaria – ha proseguito l’esperto – Secondo il nuovo regolamento, entrato in vigore nel giugno 2023, per poter importare delle materie prime o dei derivati da olio di palma e olio di palmisto gli operatori sono tenuti a presentare una documentazione che consente di dimostrare che sono deforestation free, ovvero non derivano da coltivazioni in terreni deforestati dal 2020 in poi”.

In questo senso, lo standard RSPORoundtable on Sustainable Palm Oil, di cui ICEA è ente certificatore, garantisce all’azienda la conformità alla normativa UE per combattere la deforestazione e il degrado ambientale, deforestation free, che entrerà in vigore a fine anno e che impone alle imprese un rigoroso impegno nel dimostrare che i loro prodotti non contribuiscono alla deforestazione o al degrado forestale.

Oggi è fondamentale avere la certificazione, anche e soprattutto nel settore cosmetico – spiega Mariano Serratore, direttore tecnico ICEA -,  perché alla luce delle recenti disposizioni da parte della comunità europea in materia di direttiva di greenwashing e green claim, che in modo trasversale vanno a regolare alcuni campi che non erano normati su alcuni slogan correlati alla sostenibilità. Ad esempio, il ‘Cosmos‘ è una di queste certificazioni già conformi, o comunque allineate, ai prerequisiti delle direttive europee. Ecco perché  è importante potersi presentare al mercato con un percorso già certificato e riconosciuto, in linea con le direttive comunitarie”, ha concluso.

“Le aziende – ha aggiunto Fontana – stanno sempre più allargandosi in termini di visione, quindi analizzando tutte le possibilità per cercare di utilizzare ingredienti sostenibili che siano essi naturali o che siano anche di derivazione chimica ma rispettosa dell’ambiente. Anche su questo fronte le aziende della Cosmesi stanno facendo passi da gigante”.

Fonte: Adnkronos

 

 

Seguici sui social

Notizie da GreenPlanet

news correlate

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ