Maltempo, un richiamo a voltare pagina

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E’ veramente triste ascoltare le dichiarazioni ripetitive dei nostri politici ad ogni ondata di maltempo. Rispondono all’emergenza con una dichiarazione. Poi nulla accade e con un nome diverso, una virgola in più o in meno, ecco che la dichiarazione è pronta per il caso successivo, magari un terremoto, un’alluvione, uno smottamento, tutto fa brodo, l’importante è dichiarare.

Non è questione di schieramento. I nostri politici sulle crisi ambientali si assomigliano tutti: parlano e non concludono nulla. Quel piccolo residuo di speranza che si poteva avere, circa un intervento sulla difesa del territorio, bonificando le zone a rischio, che sono numerose da nord a sud, è stato cancellato dalla grave crisi della finanza pubblica: non ci sono i soldi per fare nulla. Questo è un dato di fatto, dietro al quale è tuttavia fin troppo facile giustificare la totale mancanza di iniziative.

In settimana sono state registrate situazioni di crisi ambientale provocate dal maltempo. Sentite la dichiarazione di una persona seria come il segretario del PD Pier Luigi Bersani: ‘Ancora una volta ci troviamo ad affrontare una tragica emergenza per le alluvioni, gli smottamenti, le piene dei fiumi e dei torrenti che si stanno verificando in diverse zone a causa del maltempo.

E’ una situazione molto grave. Esprimo la mia solidarietà a tutti gli italiani che si trovano oggi in difficoltà. Ma bisogna anche prendere una iniziativa capace di riavviare la cura del territorio e di trovare le risorse necessarie per farlo. La discussione sulla legge di stabilità in corso alla Camera ci offre la possibilità di intervenire con tempestività.

Credo che a questo punto sia indispensabile prevedere un allentamento del patto di stabilità interno per permettere alle amministrazioni locali di affrontare alcune priorità, a cominciare proprio dalla cura e dalla difesa del territorio’.

Purtroppo parole così le abbiamo lette tante volte. La cura e la difesa del territorio richiedono un piano complessivo dentro il quale incentivare risorse e idee nuove, lanciare imprese e giovani con la voglia di fare concretamente e in modo pulito. Non è questione di soldi ma di idee, di creatività, di concretezza. I soldi, spesso, quando c’erano, sono stati sprecati; erano indirizzati bene ma hanno poi preso altre strade, come la triste cronaca degli ultimi anni e degli ultimi mesi ci racconta a getto continuo. Il maltempo, con le sue conseguenze, sia dunque almeno un richiamo: un richiamo a voltare pagina.

Antonio Felice

editor@greenplanet.net

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