Solo Itrana. È la scelta della famiglia Ciccarelli-Ialongo che ha perpetuato nel tempo il legame sacrale della gente di questa zona con l’ulivo. E ha deciso di non aggiungere altre varietà a quella che caratterizza questa zona d’Italia. Siamo a Itri, alle pendici del Monte Civita, in provincia di Latina. Dai 600 ai 400 metri di altitudine circa 2.500 piante secolari di Itrana si susseguono su terrazzamenti esposti a sud, circondati da un bosco. Da qui si può intravvedere il mare di Gaeta, città che pure dà il nome alla cultivar: oliva di Gaeta (oltre a Itrana, Oliva Grossa o Trana, i nomi con cui è conosciuta), la città portuale da cui fin dall’antichità queste olive in salamoia partivano per approdare nei centri affacciati sul bacino del Mediterraneo.
Era quello il prodotto di punta poiché, tradizionalmente, a Itri l’olio veniva considerato un sottoprodotto ottenuto solo con lo scarto delle olive completamente invaiate e non destinate alla salamoia. Solo in tempi più recenti, produttori illuminati hanno deciso di sfruttare al meglio la duplice attitudine del frutto e di valorizzare l’olio che se ne ricava.
Tra questi, la Masseria Raino, una piccola realtà a conduzione familiare. All’inizio si trattava di un fondo piuttosto ampio acquistato nei primi anni Sessanta da Antonio Ciccarelli. C’erano uliveti, pascoli, seminativi e bosco. In seguito alla successione, una parte dei terreni che comprendeva anche ruderi e i resti di un edificio nobiliare poi ristrutturato, fu ereditata dalla nipote. È nata così la nuova azienda che qui ha trovato sede e dimora di Loredana che, col marito Fabrizio e i figli Livio, Sara e Francesca oggi si occupa degli ulivi.
Un territorio, una varietà
“L’obiettivo fondamentale del nostro lavoro – spiega – è stato valorizzare l’olio ottenuto dalla nostra cultivar, che in passato veniva lavorata soprattutto come oliva da tavola. Per farlo abbiamo cercato di coniugare passato e modernità, innovazione e sperimentazione con l’amore per la natura e il territorio. Ora, con un raccolto anticipato a ottobre, è possibile produrre extravergini con un enorme potenziale aromatico, riconosciuto da esperti nel settore ma anche da neofiti consumatori entusiasti che si confrontano con la nostra produzione attraverso assaggi guidati e consapevoli”.
In effetti, una volta assaggiato un extravergine di Itrana di qualità, è veramente difficile scordare quei sentori e profumi di erba falciata e pomodoro. Pure se non si è esperti. Gli oli della Masseria Raino sono stati premiati a diversi concorsi e compaiono nelle guide più prestigiose.
“Ereditata la passione degli avi – racconta Loredana – dovevamo imparare. Così, è nata la nostra rivoluzione nel fare l’olio. Abbiamo studiato tutti gli aspetti relativi alla filiera dell’extravergine per conoscere il più possibile le tematiche agronomiche e tecnologiche che influenzano notevolmente la qualità del prodotto finale. Ma è stato l’incontro con Nicolangelo Marsicani e il suo gruppo di validissimi collaboratori ad indirizzare su strade completamente nuove il nostro lavoro di ricerca”.
Ed è proprio al Frantoio Marsicani (punto di riferimento per molti olivicoltori del Centro e del Sud d’Italia) che viene portata e trasformata una parte delle olive che daranno vita al monovarietale di punta della Masseria Raino.
Fiore all’occhiello
Si chiama Civitas “è un omaggio al santuario che è sulla sommità della montagna su cui si poggia il nostro uliveto. È l’olio ricavato dal lotto migliore, ma anche un invito a costruire una comunità di consumatori consapevoli perché un produttore senza consumatori consapevoli non ha futuro. Poi c’è Domus, un olio di buona qualità che riusciamo a realizzare in zona e quindi a costi più accettabili. Il nostro sogno sarebbe quello che arrivasse in ogni casa, da qui il nome”.
Anche se tutta la famiglia è coinvolta, l’azienda è una S.a.s. intestata a Livio, il capofila.
“I miei genitori sono insegnanti – spiega – e dedicano alla masseria tutto il tempo libero. Hanno sempre condiviso con noi la loro passione e a me l’hanno trasmessa a tal punto che mi sto laureando in Tecnologie e Biotecnologie degli alimenti alla facoltà di Agraria a Perugia. Così fra poco potrò dedicarmi completamente all’azienda”.
Loredana e Livio sono entrambi assaggiatori e, negli anni, hanno frequentato corsi di degustazione con continui aggiornamenti.
Alla “rivoluzione” produttiva è legata anche la decisione di adottare il metodo biologico, introdotto una decina d’anni fa quando è nata la nuova realtà familiare. Una scelta dettata “dallo stesso motivo per cui si fa l’orto in casa, abbiamo solo amplificato l’idea su 2.500 piante. L’agricoltura biologica, il monitoraggio e la raccolta preventiva per scongiurare eventuali attacchi di mosca, ci consentono di raggiungere un buon livello qualitativo delle materie prime, senza il quale è impossibile produrre un olio di elevata qualità”.
Frammenti d’arte in etichetta
La Masseria Raino è molto attiva nel diffondere la cultura dell’extravergine. È chiamata a tenere corsi di degustazione e avvicinamento all’olio nelle scuole e, in azienda, organizza corsi di cucina e di yoga (entrambi con degustazioni di olio), presentazione di libri e incontri con artisti. “Le nostre etichette viaggiano con l’arte: ogni anno recuperiamo frammenti dall’opera di un amico artista, Antonio Agresti, il cui percorso ha molto in comune con il nostro lavoro di ricerca. C’è un’alleanza con gli artisti del nostro territorio nei quali ci riconosciamo. Li abbiamo utilizzati per i nostri flyer, per i biglietti da visita e per le etichette”.
I progetti sono tanti, dalla recinzione della proprietà all’introduzione di animali (si sta ancora valutando quali) sia per mantenere tagliata l’erba, sia per concimare. “L’agriturismo è un’altra possibilità – dice Livio – siamo in una zona molto vocata, vicino a Gaeta dove il turismo è esploso. Nella proprietà ci sono dei ruderi sparsi che potrebbero essere ristrutturati e riutilizzati in questa logica dell’accoglienza”.
Gli extravergini della Masseria Raino si trovano in ristoranti, oleoteche e vengono venduti direttamente in azienda o a privati che ne facciano richiesta.
Prezzo, bottiglie da 50 cl, entrambe monovarietali di Itrana: Civitas, 15€, Domus, 13€.
Daniela Utili
Info:
Masseria Raino – Località Raino, 68 – 04020 Itri (LT)
Cell.: 366 7346719 – 328 4247159
loredana.ciccarelli3@gmail.com
https://www.masseriaraino.com/