IFOAM Organics Europe accoglie con favore la Strategia per la Resilienza Idrica della Commissione Europea, una risposta necessaria a livello europeo alla crescente crisi idrica. Il riconoscimento del ruolo dell’agricoltura biologica nella resilienza idrica, attraverso il miglioramento della salute del suolo, della capacità di ritenzione idrica e della riduzione dell’inquinamento, è un passo nella giusta direzione. Tuttavia, la Strategia per la Resilienza Idrica manca di ambizione complessiva e di azioni concrete per ripristinare e proteggere efficacemente le risorse idriche, in particolare dall’inquinamento da pesticidi.
“La strategia evidenzia esplicitamente l’agricoltura biologica come una soluzione per migliorare la resilienza idrica. Evitando l’uso di fertilizzanti e pesticidi di sintesi, e promuovendo la salute del suolo e la biodiversità, l’agricoltura biologica è uno strumento chiave per affrontare la crisi idrica e aumentare la resilienza a siccità e alluvioni”, ha dichiarato Jan Plagge, presidente di IFOAM Organics Europe.
Tuttavia, la Strategia per la Resilienza Idrica non affronta una delle principali minacce per i corpi idrici europei: l’inquinamento da pesticidi. L’inquinamento agricolo, inclusi i pesticidi, rappresenta un terzo delle pressioni su acque sotterranee e superficiali in Europa, eppure nella strategia mancano azioni concrete per ridurre l’uso di pesticidi di sintesi e prevenire la contaminazione da sostanze nocive come i PFAS, presenti nei pesticidi alla fonte.
“Ignorare l’inquinamento da pesticidi nella Strategia Europea per la Resilienza Idrica è una grave lacuna”, ha affermato Eduardo Cuoco, direttore di IFOAM Organics Europe. “Non possiamo parlare di ripristino della qualità delle acque ignorando l’impatto dei pesticidi su fiumi, laghi e falde acquifere. Con gravi ripercussioni sulla salute e costi di decontaminazione che variano da 5 fino a 100 miliardi l’anno solo per l’acido trifluoroacetico (TFA), residuo dei PFAS, non basta ripulire l’inquinamento, ma bisogna prevenirlo alla fonte”.
Per essere efficace, l’UE deve intensificare gli sforzi per affrontare le principali fonti di inquinamento idrico e sostenere adeguatamente soluzioni come l’agricoltura biologica, attraverso una PAC che premi gli agricoltori impegnati nella sostenibilità.