L’AIAB e le Europee: una campagna scandalosa

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‘Si chiude una deludente campagna elettorale che ha ignorato i temi europei e tra questi l’agricoltura, unica vera politica comunitaria insieme a quella monetaria che impegna il 40% del bilancio UE’. 

In chiusura della campagna elettorale l’AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) esprime per bocca del suo presidente Vincenzo Vizioli la sua preoccupazione per il futuro delle politiche agricole totalmente ignorate nei dibattiti politici e programmatici tra i candidati.

Secondo Vizioli, sono state totalmente assenti dal dibattito politico le principali tematiche da affrontare a livello politico: ‘La riforma della PAC, la nuova programmazione dei PSR, la proposta di un nuovo regolamento sul biologico, la delicatissima questione OGM, sono probabilmente lontani dall’interesse dei partiti risultando, ahimé, temi oscuri alla maggior parte dei candidati.

Nonostante il ministro dell’Agricoltura Martina abbia garantito il suo impegno per il semestre italiano, l’adesione, al momento, di una quota limitata di candidati all’appello della Task force Liberi da OGM ci preoccupa per le scelte future che questo parlamento è chiamato a fare, su proposte ambigue e controverse della presidenza uscente’.

La Task force Liberi da OGM, di cui AIAB fa parte, ha lanciato pochi giorni fa un appello per ‘chiedere con forza che al prossimo Parlamento europeo sia assicurata l’apertura di un processo di rafforzamento delle valutazioni sui rischi derivanti dagli OGM, una revisione degli strumenti giuridici attuali in materia di autorizzazione degli OGM, l’assunzione di una posizione chiara e univoca nel senso del riconoscimento, in capo agli Stati membri, del diritto di vietare le coltivazioni geneticamente modificate nei propri territori, al fine di tutelare la biodiversità, le produzioni biologiche, tradizionali e tipiche, anche per motivi socio-economici’.

Questi rappresentano per AIAB gli obiettivi minimi in materia di OGM.’AIAB – conclude Vizioli – con la sua rete di relazioni europee, da IFOAM EU a Via Campesina, si impegna a supportare chiunque voglia lavorare in chiave di sviluppo del territorio e di sovranità alimentare’.

 

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