La giapponese Kanebo Cosmetics sta ritirando dal mercato tutti i suoi cosmetici contenenti Rhododenol, una molecola che ha un forte effetto schiarente depigmentante. Migliaia di consumatori-consumatrici avevano lamentato la comparsa della vitiligine con antiestetiche macchie bianche. In molti casi le macchie erano associate a vere e proprie infiammazioni locali.
Ciò ha costretto Kanebo a emettere il 19 agosto un comunicato ufficiale per annunciare che il ritiro del prodotto è un atto volontario della società. Con precisione nipponica il comunicato specifica che le segnalazioni provenienti dai clienti circa danni e irritazioni provocate dai cosmetici con Rhododenol in data 11 agosto 2013 erano state 168.144.
Il ritiro dal mercato giapponese di tutti i cosmetici con questo ingrediente si stima possa superare i 4 milioni di pezzi per un valore stimato di oltre 60 milioni di dollari. La società riceverà sicuramente richieste di risarcimento per danni e quindi il ‘costo’ globale di questo ‘incidente’ per Kanebo sarà ben superiore. Non si conoscono ancora gli effetti a livello internazionale di questa vicenda. I prodotti Kanebo sono ben noti anche in Italia e propagandati come ‘naturali’.
Su un sito internet di una società collegata a Kanebo si legge in italiano: ‘I prodotti detergenti Kanebo International grazie ai loro ingredienti estremamente delicati e alla loro fragranza calmante eliminano le impurità regalando un momento rilassante per i sensi e lo spirito’. Dopo quello che è successo la frase può assumere un significato da presa in giro.
E sta proprio qui il punto: nei cosmetici ciò che è naturale e biologico va certificato e garantito con serietà e rispetto del consumatore. Altrimenti, le belle (e vuote in questo caso) parole degli uomini di marketing potrebbero avere un effetto boomerang.