Il 2020 è stato un anno importante per NaturaSì. Mentre il mondo era alle prese con lo scoppio della Pandemia da Covid-19, il retailer godeva della generale crescita dei consumi di biologico (+7% ,dati Nielsen) e portava avanti azioni di riorganizzazione interna, dopo l’abbandono della compagine sociale da parte di Renzo Rosso (vedi news) e a seguito dell’integrazione dei marchi Baule Volante, Fior di Loto e La Finestra sul Cielo all’interno di Bio To Bio di cui il gruppo detiene la maggioranza. GreenPlanet ha fatto il punto con Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì, ripercorrendo le tappe salienti che hanno segnato gli ultimi mesi.
“Quello che è successo lo scorso anno mi ha ricordato quanto accaduto in altri due momenti della storia più recente: mi riferisco all’esplosione nucleare di Chernobyl e al caso della mucca pazza. Entrambi si sono rivelati segnanti in termini di presa di coscienza collettiva, il primo perché per la prima volta ci si è resi conto del binomio ‘cibo e salute’, mentre il secondo perché ha aperto gli occhi del consumatore palesando le possibili conseguenze della folle mania di controllo dell’uomo sull’animale. La diffusione del Coronavirus ha innescato i medesimi meccanismi, a cui si è aggiunta una maggior sensibilità verso tematiche ambientali, avendo individuato uno stretto legame tra Pianeta malato ed epidemia”, ha esordito Jori. Poi ha aggiunto:
“In questo contesto NaturaSì ha goduto del suo posizionamento chiaro e coerente costruito nel tempo. Nel concreto la consapevolezza raggiunta si è tradotta per noi in un aumento delle vendite e, dunque, nell’incremento del 10% del fatturato, nella crescita della spesa media e nell’acquisizione di nuovi clienti, nonché in una maggior interazione con loro. Ma non è stato sempre semplice – sottolinea – , soprattutto nella fase iniziale della Pandemia, la corsa sfrenata agli acquisti ha creato difficoltà a livello organizzativo, che però siamo riusciti a superare senza gravare sui nostri clienti. Credo sia stata l’affermazione definitiva del nostro modello di crescita resiliente, basato sulla collaborazione diretta con i produttori attraverso le 300 aziende agricole di riferimento”.
La ridefinizione dell’assetto societario è stata un’altra questione di primo piano nel 2020. L’integrazione dei marchi Baule Volante, Fior di Loto e La Finestra sul Cielo all’interno di Bio To Bio di cui il gruppo detiene la maggioranza , insieme all’intesa che ha portato sotto l’insegna NaturaSì i negozi specializzati Piacere Terra sono un chiaro segnale di fiducia nel futuro.
D’altra parte, l’addio del socio Renzo Rosso viene così commentato da Jori: “Non si tratta di una rottura ma di una decisione congiunta dettata da visioni differenti rispetto ai ritmi e alle tempistiche con cui vengono perseguiti obiettivi tuttora condivisi. Questa operazione ha stabilito la Fondazione antroposofica Rudolf Steiner come azionista di maggioranza di EcorNaturaSì, l’holding che detiene l’insegna NaturaSì, e ha così definito in maniera più chiara la direzione da seguire, che non vive il bio come mero risultato del rispetto di uno standard produttivo ma ne contempla l’intero stile di vita”.
Non è un caso se proprio lo scorso anno si è concretizzato il progetto ‘CosìPerNatura’. “Il 21% della produzione agricola viene abbandonata in campo perché ritenuta non conforme alla vendita. Riteniamo che questa sia una vera follia e che la biodiversità debba essere valorizzata, contribuendo alla riduzione degli sprechi”, ci spiega Jori. “Il progetto prevede l’acquisto di tutta la produzione delle aziende agricole nostre affiliate, al di là del calibro, che viene poi proposta nei nostri store generando di fatto un doppio vantaggio, uno al reddito del produttore e uno al consumatore che può trovare ortofrutta non conforme agli standard estetici, ma buona, a prezzi più convenienti. Ad oggi questo tipo di proposta rappresenta il 6% del totale dell’ortofrutta commercializzata da NaturaSì; l’obiettivo è arrivare ad una quota di penetrazione del 25%”.
Un secondo progetto che conferma la visione dell’insegna è ‘Essenziali per Natura’, in base al quale è stato stilato un listino sociale a prezzi più accessibili per 100 prodotti in assortimento.
Infine, grande attenzione ai giovani, “i consumatori del domani”, grazie al gruppo Laboratorio 2050 e a una serie di iniziative ad hoc.
Parlando infine di prodotti Jori ha dichiarato: “Stiamo cercando di trasferire questo nuovo concetto di ‘bio come stile di vita’ anche nei nostri prodotti. In questo senso siamo sempre più consapevoli dell’essenzialità come valore ed è per questo che le nuove referenze a marchio vantano ricette semplici e con pochi ingredienti (massimo 3 o 4) oppure puntano sulla trasformazione naturale di un solo prodotto come nel caso dei fermentati, una linea in via di sviluppo in questi mesi”.
Insomma, il 2020 sembra aver inaugurato un nuovo corso per NaturaSì, in cui si ribadiscono i valori fondanti del brand ripensando però alle attività basandosi sulla correlazione sempre più spinta tra agricoltura sana, cibo sano e sana economia.
Chiara Brandi