BioFruitNet, ecco il progetto per sostenere e sviluppare la rete bio in UE

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BioFruitNet è il progetto finanziato dal Programma Quadro dell’Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020 da poco ufficialmente avviato al Centro di Sperimentazione Laimburg. L’obiettivo è rafforzare la competitività della frutticoltura biologica europea, con focus particolare su pomacee, drupacee e agrumi, creando una rete solida tra ricerca e prassi agricola per rendere disponibili le conoscenze acquisite a livello locale ai coltivatori biologici in tutta l’Unione Europea.

Lo slogan è chiaro: Boosting Innovation in Organic FRUIT production through strong knowledge NETworks (ovvero “Promuovere l’innovazione della frutticoltura biologica attraverso solide reti di conoscenza).

Inizialmente verranno raccolte tutte le best practices che possono essere applicate su larga scala nell’agricoltura, per poi rafforzare le reti tra istituzioni già esistenti e garantire la circolazione adeguata delle conoscenze e delle informazioni tra ricerca scientifica e prassi agricola in tutti i Paesi europei.

Nello specifico, il progetto BioFruitNet si prefigge cinque obiettivi pratici:
1) raccogliere e sintetizzare le conoscenze scientifiche e pratiche esistenti nell’agricoltura biologica (ad esempio su malattie e parassiti, nutrizione delle piante o idoneità delle varietà) che possono essere applicate su larga scala nella prassi agricola;
2) costruire una solida rete di innovazione a livello europeo per la frutticoltura biologica al fine di facilitare la condivisione delle conoscenze tra coltivatori, ricercatori e consulenti;
3) rafforzare le reti esistenti in ambito di frutticoltura biologica e garantire che vi sia uno scambio continuo di informazioni tra ricercatori e professionisti da un lato e tra le diverse regioni d’Europa dall’altro;
4) diffondere soluzioni pratiche ai gruppi interessati (coltivatori, studenti in agricoltura, consulenti) utilizzando formati semplici e intuitivi come video, tutorial, podcast e brevi articoli;
5) espandere il sito web di informazione nell’ambito della coltivazione biologica  e rafforzarlo nella sua funzione di piattaforma di riferimento per coltivatori e consulenti.

Il progetto è coordinato da Naturland, l’associazione internazionale per l’agricoltura biologica con sede a Gräfelfing (nei pressi di Monaco di Baviera), in collaborazione con altre 15 organizzazioni partner da 11 diversi Paesi europei, ed è ufficialmente partito a metà dicembre 2019 per una durata di tre anni con un budget totale di quasi 2 milioni di euro.

L’Italia è rappresentata nel progetto dal Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei di Bari e dal Centro di Sperimentazione Laimburg. Il responsabile del progetto per il Centro Laimburg è  Markus Kelderer, responsabile del settore Frutticoltura e del gruppo di lavoro Agricoltura Biologica.

“Ciò di cui abbiamo bisogno, e che svilupperemo grazie al progetto BioFruitNet, è una rete ben funzionante che colmi il divario tra ricerca e prassi agricola e renda disponibili soluzioni sviluppate localmente anche agli altri frutticoltori bio in Europa”, ha sintetizzato Kelderer.

Il consorzio di partenariato del progetto è composto da 16 diverse organizzazioni che rappresentano tutte le parti interessate e gli attori della catena di valore della frutticoltura biologica. In particolare, si tratta di sei istituti di ricerca, cinque associazioni agroalimentari, due organizzazioni dedicati alla consulenza, due università e una start-up, che lavora nell’ambito dell’innovazione nel settore agroalimentare.

 

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