In Basilicata e Puglia esempi virtuosi proteggono la biodiversità

lumaca

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Sono trascorsi pochi giorni dalla Giornata Mondiale della Biodiversità. Il 22 maggio scorso ci ha ricordato che la salvaguardia della biodiversità è indispensabile per ottemperare a molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Ecosistemi in salute sono necessari per la sicurezza alimentare e idrica, mantengono la natura e l’uomo in salute, consentono di mitigare i cambiamenti climatici, garantiscono la possibilità di lavoro dignitoso e di uno sviluppo sociale rispettoso dei diritti umani.

In Basilicata e Puglia, quest’anno il tema ha avuto due testimonial d’eccezione: la bava di lumaca e l’insetto antagonista delle ciliegie, forte alleato nella lotta biologica contro il moscerino che colpisce la frutta in maturazione.

L’azienda  La Chiocciola della giovane lucana Raffaella Sangiacomo ha avviato nel 2016 l’attività e oggi produce bava di lumaca con metodo cruelty free.

Restare in Basilicata e sfruttare anni di studi universitari in biotecnologia. Qualche ricerca su web e inizia così l’avventura della giovane Raffella Sangiacomo nel mondo dell’allevamento di lumache da terra. Parole d’ordine: essere innovativi e soprattutto non arrendersi nonostante le difficoltà. A raccontarci la storia dell’azienda ‘La Chiocciola’ di Ruoti, la giovane proprietaria Raffaella Sangiacomo che nel 2016 ha avviato l’attività beneficiando dei fondi del Programma di sviluppo rurale della Basilicata 2014-2020. Oggi l’azienda produce bava di lumaca, prodotto molto ricercato dalle case farmaceutiche e della cosmetica per curare inestetismi della pelle e non solo. La bava viene estratta con metodo cruelty free, dopo l’estrazione le chiocciole vengono rimesse in allevamento dove vengono nutrite con vegetali freschi coltivati in azienda.

In Puglia “Per la prima  volta è stato presentato il Ganaspis Brasiliensis – ha spiegato Coldiretti Puglia –  l’insetto antagonista alleato nella lotta biologica contro il moscerino Drosophila suzukii che colpisce le ciliegie in maturazione.

Per questo va sostenuta e finanziata la ricerca con risorse orientate a sostenere metodi di lotta al parassita, come la lotta biologica attraverso l’introduzione in Puglia dell’Imenottero Ganaspis Brasiliensis, che potrebbe contrastare la diffusione della Suzukii in Puglia. Il moscerino causa danni gravi e irreversibili su diverse specie produttrici di frutta con buccia sottile come ciliegie, fragole e l’uva a buccia sottile nei vigneti, rileva Coldiretti Puglia, si sta diffondendo indisturbato in assenza di efficaci antagonisti naturali ed è già stato individuato in 12 regioni italiane e in 13 Paesi europei”.

“La Puglia, lo ricordiamo, è la maggior produttrice di ciliegie in Italia, detiene con le sue quasi 32.000 tonnellate – ha affermato Coldiretti Puglia – il 35% della produzione Made in Italy che risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione regionale”.

Ma l’annata di quest’anno sarà eccezionale. “La qualità delle ciliegie è ottima ed il calibro consistente. La produzione di Bigarreau e Georgia segna una diminuzione del 55% di frutti sugli alberi rispetto allo scorso anno, a causa degli effetti della gelata che si sono fatti sentire sulle varietà precoci, mentre per la Ferrovia andrà decisamente meglio”, ha spiegato Bernardino Nardelli, presidente di Coldiretti Conversano.

Maria Ida Settembrino

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