Il vino bio protagonista alla Slow Wine Fair con il 70% degli espositori bio, biodinamici o in fase di certificazione

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Durante la recente edizione della Slow Wine Fair e della nuova edizione di SANA Food, tenutasi a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio, il tema della sostenibilità e delle filiere biologiche è stato al centro dei dibattiti e delle presentazioni. L’evento ha evidenziato la necessità di un nuovo modello di produzione e consumo agroalimentare che tuteli il suolo, la biodiversità e il paesaggio, rispondendo alle sfide del mercato e del cambiamento climatico.

Il vino biologico è stato uno dei protagonisti della manifestazione. Con il 70% degli espositori di Slow Wine Fair impegnati in pratiche biologiche, biodinamiche o in fase di certificazione, è emerso chiaramente il ruolo chiave della sostenibilità nel futuro del settore.

Un focus particolare è stato posto sulla riduzione del peso delle bottiglie di vetro, uno dei principali fattori di impatto ambientale lungo tutta la filiera, con produttori ed esperti concordi sulla necessità di innovazioni logistiche e di packaging per ridurre l’impronta ecologica.

Anche SANA Food ha mostrato come il comparto alimentare stia seguendo la stessa direzione. L’evento, che ha ospitato 250 espositori, di cui il 15% provenienti dall’estero, ha rafforzato la centralità del biologico e del biodinamico nell’alimentazione fuori casa. I dati presentati hanno confermato la crescita del settore: il vino biologico rappresenta oggi l’8,5% dell’export vitivinicolo italiano, mentre il comparto bio agroalimentare supera i 5 miliardi di euro, mantenendo un trend positivo.

Durante gli incontri, Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, ha sottolineato come la viticoltura biologica stia trainando la sostenibilità, valorizzando territori poco conosciuti e rafforzando il legame tra agricoltura e tutela ambientale.

Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine, ha ribadito l’importanza di un impegno collettivo per la sostenibilità, coinvolgendo produttori, ristoratori e consumatori.

Sul fronte istituzionale, l’europarlamentare Stefano Bonaccini ha evidenziato la necessità di distinguere tra consumo consapevole e abuso, evitando la demonizzazione del vino, e ha chiesto misure di sostegno alla filiera agricola all’interno della Politica Agricola Comune (PAC).

Il SANA ha così rappresentato un momento cruciale per il futuro del vino biologico e dell’agroalimentare sostenibile in Italia, mettendo in luce il ruolo determinante delle filiere bio e della consapevolezza ambientale per affrontare le sfide del settore.

La Redazione

 

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