Sono due miliardi i pannolini prodotti in Italia ogni anno. Oltre 500.000 tonnellate di rifiuti prodotti – secondo i dati CIC (Consorzio Italiano Compostatori) – che incidono tra il 5% e l’8% nella raccolta rifiuti.
W.I.P., grazie alla ricerca e all’innovazione, presenta una novità assoluta in tutta Europa: i pannolini passano dalle plastiche sintetiche e non sostenibili alle plastiche biodegradabili. Per diventare compost.
Questo è stato il tema della tavola rotonda che si è svolta il 27ottobre presso l’ex Hotel Bologna a Roma.
All’iniziativa, promossa da Assobioplastiche in collaborazione con W.I.P. e con il patrocinio di Legambiente, Kyoto Club e Assoscai, hanno partecipato in qualità di relatori:
– Prof. Mario Malinconico, Coordinatore Comitato tecnico Assobioplastiche
– Marco Benedetti, Presidente W.I.P. SpA
– Sen. Francesco Ferrante, Vice Presidente Kyoto Club
– Stefano Ciafani, Direttore Scientifico Legambiente
– Giuseppe Lanzi, Presidente Assoscai
– Ing. Alessandro Canovai, Vice Presidente CIC
– Prof. Matteo Benozzo, Università di Macerata
– Prof. Francesco Bruno, Università di Macerata
– Antonio Rancati, Vice Presidente ASM Prato
– Massimiliano Atelli, Capo ufficio legislativo Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare
Ecowip riduce di 122.000.000 kg la CO2 emessa ogni anno. Da costo sociale a risorsa sostenibile, i pannolini monouso ecologici 100% EcoWip sono infatti compostabili e possono essere buttati nei rifiuti organici, contribuendo a un risparmio minimo per gli enti pubblici o per le famiglie italiane di 25.000.000 di euro all’anno.
W.I.P. ha dunque ottenuto la certificazione di compostabilità per il pannolino usa&getta Ecowip.
La certificazione è stata rilasciata dal Consorzio Italiano Compostatori (C.I.C.), una struttura che collabora con gli Enti pubblici per promuovere e perseguire la politica di riduzione dei rifiuti, l’attuazione della raccolta differenziata con particolare attenzione alla separazione, lavorazione, riciclaggio e valorizzazione delle frazioni organiche compostabili.
Consapevoli del fatto che gli uomini producono decine di milioni di tonnellate di scarti non recuperabili, la missione di WIP era riuscire a dimostrare che è possibile avviare un ciclo virtuoso che porti alla sostituzione delle plastiche sintetiche non biodegradabili e non sostenibili per il futuro del Pianeta, con prodotti migliori che possano essere trasformati in rifiuti biodegradabili ottenuti da risorse rinnovabili, che si prendano cura sia dell’ambiente sia della salute degli stessi consumatori.
Ottenendo tale certificazione, WIP ha infatti dimostrato che i pannolini possono tornare ad essere materia dopo il loro ciclo di vita, una materia che può contribuire a mantenere attivi i terreni coltivati diminuendo l’uso di fertilizzanti sintetici e aiutando il terreno a mantenere quella carica vitale necessaria alle piante per crescere in modo sano.