“HANNO DETTO” Speciale Marca2025: voci e opinioni della filiera del Bio

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ALBERTO ANCARANI – Responsabile ortofrutta Coop Italia

Pensavamo che espandere l’assortimento di bio nel reparto ortofrutta fosse la strada da seguire, ma stiamo rivedendo la strategia puntando su un format rotante per ottimizzare meglio gli spazi a scaffale.

ALBERTO ANCARANI – Responsabile ortofrutta Coop Italia

Quando l’innovazione sposa il bio allora si può forzare sulla leva prezzo.

SIMONA CASELLI – Presidente Granlatte Soc. Coop – Capo Affari Europei Legacoop Agroalimentare – Presidente AREFLH

Le politiche agricole future dovranno continuare a sostenere il biologico, che rimane un obiettivo fondamentale per l’Europa. Il quadro normativo potrebbe favorire pratiche più sostenibili, anche con incentivi fiscali. La prospettiva futura sarà più focalizzata sulla competitività, ma senza mai trascurare la qualità e la sicurezza alimentare, elementi cruciali per garantire un futuro sostenibile.

MAURIZIO CRISTONI – Buyer ortofrutta Conad

Nei prossimi mesi verrà adottato un nuovo layout espositiva nel reparto ortofrutta nei nostri store, dove il bio sarà proposto in affiancamento al convenzionale (o meglio a lotta integrata). Pensiamo sia un format più adatto ai nostri punti vendita, che comporterà anche la razionalizzazione dell’assortimento.

NICOLA DE CARNE – Retail Customer Success Leader di NIQ

Il mercato del biologico resta concentrato su un numero percentualmente limitato di famiglie (il 65% degli acquisti resta concentrato sul 20% delle famiglie alto-spendenti). Il prezzo é sicuramente una barriera, ma rilevante è l’opportunità di spingere sulle famiglie alto e medio acquirenti.

MAURO LAGHI – Direttore commerciale Alce Nero

Oggi i consumatori di biologico sono ormai legati alle promozioni tanto quanto i consumatori tradizionali.

PIER LUIGI LAURIOLA – Responsabile Nazionale Ortofrutta Carrefour

Per comunicare il bio è necessario trovare canali alternativi allo scaffale: in store lo spazio non è più sufficiente. Dobbiamo trasferire al consumatore i reali valori legati al marchio, e dobbiamo farlo insieme alle istituzioni, per creare valore attorno al biologico.

NICOLETTA MAFFINI – Presidente Assobio

I dati presentati da Nomisma e NIQ ci fanno guardare avanti con ottimismo. Il biologico cresce in valore e volume, così come l’interesse dei cittadini per una salute legata al cibo. È fondamentale diffondere il valore del bio, unica soluzione per la salute del Pianeta e dell’uomo, e sensibilizzare le Istituzioni a sostenere il settore con azioni concrete. Solo così potremmo aumentare la quota del mercato di bio, oggi ferma al 3%, che sogno possa raggiungere il 10%.

MARIA GRAZIA MAMMUCCINI – Presidente FederBio

Oggi più che mai, è fondamentale fare chiarezza sui green claims e sulla differenza tra prodotti biologici e a Residuo Zero, due categorie con approcci completamente diversi. L’agricoltura biologica è l’unica certificata dalle normative europee, promuovendo pratiche sostenibili senza chimica di sintesi e puntando alla fertilità del suolo e alla biodiversità. La crescita delle famiglie che acquistano prodotti biologici testimonia l’attenzione verso scelte alimentari rispettose dell’ambiente, nonostante i green claims a volte fuorvianti.

PAOLO PARI – Direttore commerciale AlmaverdeBio

Bisogna iniziare a ragionare per inserire anche nel biologico scale di prezzo per i prodotti ortofrutticoli alto-vendenti in stagione. Si tratta di un modo per creare un’offerta in grado di soddisfare il consumatore più sensibile con diverse proposte segmentate in base alla qualità organolettica.

GIORGIO SANTAMBROGIO –  AD Gruppo VeGè

È il momento di un “nuovo umanesimo del Retail”, in cui la distribuzione lavora e si impegna per la comunità e dove il Bio sia da traino per una nuova cultura di sostenibilità nutrizionale, ovvero una forma di sostenibilità che tiene in considerazione la vera essenza del prodotto.

MARIO TAMANTI – Direttore AOP Viva – Apofruit

Il biologico è sinonimo di programmazione, innovazione e integrazione. In questo senso le OP trovano terreno fertile per promuovere i loro valori attraverso l’aggregazione, a vantaggio di un futuro più sostenibile.

SILVIA ZUCCONI – COO NOMISMA

L’Italia è al passo con l’Europa in termini di ripresa del biologico, ma aleggia il rischio di rimanere indietro. Le incognite legate allo scenario economico e geopolitico pesano sulle scelte di acquisto delle famiglie.

 

 

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