Accolte solo in parte le deroghe richieste al Mipaaf dalla Regione Sicilia nelle scorse settimane.
Le istanze erano state chiare: la riduzione da 90 a 70 giorni del periodo minimo intercorrente tra la semina della coltura da sovescio e quella della coltura principale successiva, e la deroga dell’obbligo di utilizzo di una leguminosa nella composizione della coltura da sovescio.
La risposta del Ministero ha infatti da una parte ribadito l’obbligo di rispettare il periodo minimo di 90 giorni tra le semina della coltura da sovescio e quella principale successiva, ma ha accolto positivamente la seconda richiesta.
È stata dunque concessa una deroga al decreto che, di fatto, limitava la possibilità di coltivare grano duro biologico solo dopo l’avvicendarsi di almeno due cicli di colture principali di specie differenti, uno dei quali destinato a leguminosa.
Tradotto in altre parole, gli agricoltori siciliani avrebbero prodotto grano duro sullo stesso appezzamento una sola volta in un triennio, con un’indubbia penalizzazione economica.
L’Assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera, dopo avere ottenuto il parere favorevole del Ministero, ha emanato un decreto, supportato da adeguata documentazione tecnico scientifica redatta dai rappresentanti dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali delle Università degli Studi di Catania e Palermo, adottando la seguente deroga: “In Sicilia si consente l’adozione di rotazioni quadriennali all’interno delle quali siano previste non meno di tre specie principali differenti, almeno una delle quali leguminosa”.
Si ritorna pertanto alla tradizionale semina biennale del grano duro, che vanta una tradizione secolare, basti pensare alla rotazione grano duro/fava da sempre presente nei nostri ordinamenti colturali.
“Tre anni fa la richiesta di deroga al Ministero delle Politiche Agricole non è stata accolta. Oggi, grazie anche all’impegno profuso da CIA Sicilia e dall’Assessorato regionale all’Agricoltura che hanno lavorato all’unisono, è stato raggiunto questo importante obiettivo per la cerealicoltura siciliana”, ha dichiarato in una nota Rosa Giovanna Castagna, presidente regionale della CIA Sicilia.
La Redazione