Rigoni di Asiago prende parte con entusiasmo alla Giornata Mondiale della Api – che ricorre in data odierna, mercoledì 20 maggio – una sorta di movimento capace di creare una coscienza collettiva al riguardo, di sensibilizzare aziende e produttori.
Secondo dati Fao (Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite) la popolazione delle api e degli impollinatori si è ridotta di oltre il 30%, e questo preoccupante andamento sta ad indicare che moltissime delle nostre varietà alimentari sono a rischio. Insomma sono molti i cibi che potremmo non trovare più sulle nostre tavole. Gran parte della frutta e delle verdura consumata nel Vecchio Continente dipende dalle api. Il loro declino ha quindi una diretta conseguenza anche sull’economia: la produzione agricola europea resa possibile grazie agli impollinatori vale 15 miliardi di euro all’anno. In Europa, è a rischio estinzione una specie su dieci. Eppure, le api garantiscono la riproduzione del 78% delle specie di fiori selvatici e dell’84% delle specie coltivate nell’Unione Europea.
L’azienda, attiva nel settore della produzione alimentare biologica, è stata un pioniere nel comprendere l’importanza della coltivazione biologica. La sua produzione di miele viene da lontano, da quando, nonna Elisa Rigoni, nel 1921, portò ad Asiago da Varese, dove era sfollata, 6 alveari, una sorta di “dono prezioso” per figli e nipoti. Il suo amore e, soprattutto, il suo rispetto per la natura e l’ambiente le avevano suggerito quello che gli uomini oggi stanno dimenticando: che le api non producono solo miele ma fanno rifiorire, anno dopo anno, fiori e frutti, producendo biodiversità ed equilibrio naturale.
Oggi, gli eredi, hanno sposato il progetto di nonna Elisa con la stessa passione, non dimenticando mai che la terra e suoi doni sono importanti e vanno protetti. L’azienda non è mai venuta meno a questi principi, e questo suo modo di operare l’ha portata a scelte importanti, come l’adesione al progetto Bee my Future di LifeGate e alle sue arnie “in città”. Ma anche diventando promotrice di una campagna d’informazione di grande importanza “Cambia la Terra” , promossa da Federbio (e sostenuto da Legambiente, Lipu, Medici per l’ambiente e Wwf) per sensibilizzare i produttori ad abbandonare l’uso di pesticidi e di fertilizzanti di sintesi sui campi, che supporta tra l’altro anche il progetto Bee Save del Wwf Italia a tutela della sopravvivenza delle api.
“Cambia la Terra” è anche un canale di confronto sempre aperto per chi vuole saperne sempre di più, per scuotere le convinzioni di cittadini che non vogliono più subire passivamente un sistema produttivo a scapito della loro salute.
L’INIZIATIVA DEI CITTADINI UE PER SALVARE LE API
Quest’anno, in occasione di questa importante Giornata, “Cambia la Terra” ha promosso una proposta di direttiva europea di iniziativa popolare: l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Save Bees and Farmers! Verso un’agricoltura favorevole alle api per un ambiente sano”.
Un modo concreto per prendere parte al cambiamento: se l’ICE raggiungerà il milione di firme in almeno 7 Paesi dell’Unione potrà essere presentata al Parlamento europeo.
La richiesta dell’ICE è eliminare completamente i pesticidi di sintesi dai campi entro il 2035, partendo dalle sostanze più pericolose, con un primo step dell’80% al 2030. Si chiede anche di ripristinare gli ecosistemi naturali nelle aree agricole, perché l’agricoltura possa diventare una forza motrice per il recupero della biodiversità. L’ICE propone di riformare il settore, dando priorità all’agricoltura biologica e di piccola scala, diversificata e sostenibile. CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE