Salvaguardare le api significa rispettare l’ecosistema e pensare al futuro. In occasione della Giornata mondiale delle api del 20 maggio, Demeter Italia, associazione ed ente certificatore dell’agricoltura biodinamica, parla dell’urgenza di salvaguardare le api di fronte a una situazione fortemente critica. Il cambiamento climatico, l’inquinamento, l’uso di prodotti chimici e la diffusione di malattie mettono, infatti, fortemente a rischio questi preziosi insetti impollinatori compromettendo il futuro di intere colture e della vita sulla Terra.
Per questa ragione Demeter Italia, che quest’anno festeggia i 100 anni dell’agricoltura biodinamica, scende in campo per sensibilizzare gli addetti ai lavori e, soprattutto, i consumatori finali sulla situazione del “micro sistema” delle api, così importante per il sostentamento di tutti gli esseri viventi.
Emanuele Tellini, titolare di Fattoria Cuore Verde, e Marco Chiri dell’omonima azienda, entrambi soci Demeter e apicoltori biodinamici con un’ampia esperienza nel settore, portano la loro testimonianza e alcuni spunti di riflessione.
“Dal 2014 Fattoria Cuore Verde costituisce un organismo agricolo autosufficiente dove convivono armoniosamente insetti, altri animali, mondo microbico e massa vegetale. I mieli prodotti – millefiori, acacia e castagno – derivano da alveari stanziali e piante aromatiche e officinali. La produzione segue le linee guida Demeter, focalizzandosi sul soddisfacimento naturale dei bisogni delle colonie di api” dichiara Tellini.
Marco Chiri, allo stesso modo, negli ultimi 12 anni ha dedicato la sua vita e il suo lavoro a un metodo di apicoltura che rispecchia non solo una tecnica produttiva virtuosa ma anche una filosofia di vita profondamente radicata nel rispetto della natura e delle sue leggi. La gamma di mieli prodotti da Chiri include miele di acacia, castagno, millefiori di montagna e rododendro. In annate particolarmente favorevoli, è possibile trovare anche miele di ciliegio e millefiori primaverile.
I mieli biodinamici sono il risultato di una pratica apistica molto più restrittiva rispetto agli standard convenzionali e biologici. Ciò che si ottiene è un prodotto che si distingue grazie a diversi princìpi, come l’uso di materiali completamente naturali, l’assenza di antibiotici e acaricidi sintetici, l’ubicazione di arnie in terre non coltivate, il controllo delle temperature e il rispetto delle stagioni e del Sole. La produzione di pappa reale è vietata, così come l’allevamento artificiale delle regine e l’uso sistematico dell’escludi regina; in più, la costruzione del nido di covata è completamente naturale, senza l’utilizzo di fogli cerei.
Princìpi che permettono alle api di esprimere la loro natura e migliorano le caratteristiche organolettiche del miele. “Potremmo sintetizzare che non è l’ape al ‘servizio’ dell’apicoltore ma è l’Uomo a sostegno dell’importante funzione che svolge l’ape all’interno di un’azienda biodinamica” afferma Tellini.
In questo momento storico, l’apicoltura sta affrontando sfide significative a causa del cambiamento climatico, con le api che soffrono a causa dell’acaro Varroa destructor, l’uso di prodotti chimici e condizioni ambientali instabili. La situazione critica indebolisce le api e non esiste una ricetta certa per proteggerle se non attraverso una gestione consapevole che permetta all’ape di esprimere la sua natura e affrontare le fonti di stress.
Come afferma Chiri: “La minaccia più grande per le api è proprio nell’essere umano, che oltre a danneggiare l’ecosistema non percepisce quanto il problema si sia aggravato, soprattutto nell’ultimo decennio. Le api esistono da 400 milioni di anni e non hanno mai attraversato un momento di crisi come quello odierno. Se l’Uomo non riesce a riallacciare un rapporto sano con la natura purtroppo saremo la causa della nostra stessa distruzione”.
La preoccupazione per il settore dell’apicoltura è legata anche alla crescente importazione sul territorio italiano di miele non conforme alle norme comunitarie. “Un dato che colpisce molto” dichiara Tellini “è che nel 2023 sono arrivati in Italia oltre 25 milioni di chili di miele straniero, a fronte di una produzione nazionale stimata in 22 milioni di chili che ha risentito degli effetti del clima; inoltre dalle indagini antifrode è emerso che nel 46% dei casi di importazione di miele non sono conformi alle regole comunitarie, con l’impiego di sciroppi zuccherini per adulterare il prodotto, aumentare le quantità e abbassarne il prezzo e l’uso di additivi e coloranti per falsificare l’origine botanica. L’Importazione di miele a basso costo causa un ‘dumping’ insostenibile ai danni dei 75.000 apicoltori nazionali, con 1,6 milioni di alveari”.
La Giornata Mondiale delle Api deve quindi far riflettere sulla loro sofferenza, che mette in pericolo il futuro delle coltivazioni e l’intero ecosistema, e sull’importanza di scegliere miele frutto di un legame di amore tra apicoltore e api. Un approccio rispettoso e consapevole dell’apicoltura è essenziale non solo per la qualità del prodotto, ma anche per la salute del territorio. Sia gli agricoltori, con le loro pratiche sostenibili, che i consumatori, nella scelta di prodotti naturali e di qualità, possono far fronte a sfide come il cambiamento climatico e l’introduzione nel mercato di miele non in linea con gli standard comunitari. L’impegno di Emanuele Tellini di Fattoria Cuore Verde e di Marco Chiri, così come di numerosi altri apicoltori, è condiviso da Demeter Italia, che attraverso il suo marchio garantisce la qualità e la salubrità dei prodotti biodinamici.
Fonte: Ufficio Stampa Demeter Italia