Germania, il biologico cresce nei supermercati e nei drogeriemärkte

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All’inizio del 2025 il mercato biologico europeo conferma la sua vitalità, con la Germania in prima fila: dal 2019 il settore è cresciuto del 37%, segnando una trasformazione profonda nella distribuzione e nei comportamenti di acquisto.

Supermercati: il cuore del biologico

Per oltre due terzi dei tedeschi, il supermercato è la principale porta d’accesso al biologico. Qui l’offerta è aumentata in modo significativo, rispondendo ai mutamenti della domanda e agli effetti della crisi inflazionistica. Le grandi catene generaliste, come Edeka e Rewe, insieme ai discount Aldi e Lidl, hanno puntato sulle private label biologiche – da Naturgut a Nur Nur Natur – per rafforzare la propria immagine e offrire alternative a prezzi competitivi. Una strategia che ha finito per ridurre la presenza dei marchi nazionali, storicamente più legati alla distribuzione specializzata.

L’ascesa dei drogeriemärkte

Accanto ai supermercati, un canale inatteso sta conquistando terreno: i drogeriemärkte – catene parafarmaceutiche come dm, Müller, Rossmann e Budni. Con un fatturato biologico di 1,84 miliardi di euro nel 2024 e una crescita del 20% in un solo anno, hanno raggiunto una quota di mercato del 16%, risultando il segmento più dinamico della distribuzione.

Il loro punto di forza? Una presenza capillare nei centri urbani, assortimenti chiari e accessibili, personale preparato su alimenti, cosmetici e cura della persona. La mancanza di freschi li distingue dai negozi bio tradizionali, ma dopo la pandemia sono diventati una tappa quasi inevitabile per chi cerca prodotti biologici.

Categorie trainanti e nuove tendenze

Nel dettaglio, alcuni segmenti spiccano per la crescita:

  • Prodotti secchi biologici (pasta, riso, legumi), da sempre pilastri del settore.

  • Prodotti freschi, in particolare i latticini alternativi (latte vegetale, yogurt senza lattosio) e i sostituti della carne.

  • Prodotti innovativi che uniscono il “biologico” a valori come vegetariano, locale, sostenibile, intercettando una clientela giovane e urbana.

I discount seguono la tendenza: Lidl ha lanciato linee regionali biologiche, mentre Kaufland ha potenziato i reparti “senza glutine e senza lattosio” con un’offerta sempre più bio.

Un mercato in trasformazione

La diffusione dei marchi bio anche nei discount e nei supermercati tradizionali ha progressivamente eroso l’esclusività dei negozi specializzati. La strategia della GDO tedesca è chiara: conciliare salute, sostenibilità e trasparenza per consolidare un mercato che, dopo la pandemia, è più che mai al centro delle scelte dei consumatori.

La Redazione

Notizie da GreenPlanet

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