La sostenibilità attraverso gesti concreti: è questo il senso dell’iniziativa Frutteto Zero Emissioni ideato da Made in Nature, il progetto di CSO Italy, finanziato dall’Unione europea con il contributo di aziende leader del mercato italiano: Brio, Canova, Ceradini, Conserve Italia, Orogel e Veritas Bio frutta.
Obiettivo: promuovere la conoscenza e il consumo di prodotti ortofrutticoli biologici in Italia, Germania, Francia e Danimarca, il Paese europeo più rappresentativo in termini di consumi di biologico.
Secondo i dati FIBL il market share del biologico sul convenzionale è in progressiva e costante crescita. Il mercato in 10 anni è decuplicato, tanto che l’Europa è diventata il secondo continente al mondo – dopo l’Oceania – con la maggiore superficie agricola coltivata a Bio (il 23% del totale).
Ma quale futuro per il biologico? “Made in Nature, insieme a From Farm to Fork dell’UE – è certamente uno dei progetti che potrà in qualche modo contribuire a rafforzare la cultura del biologico con l’obiettivo di migliorare la conoscenza e le virtù di queste produzioni che sempre più colgono le esigenze del consumatore moderno, attento e rispettoso dell’ambiente e della biodiversità – ha dichiarato Paolo Bruni, Presidente CSO Italy – Al Macfrut ripartiamo con slancio per promuovere l’ortofrutta italiana con 3 progetti (Made in Nature, Fresh-up your life e The European art of taste) finanziati dall’Unione Europea, per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro per i prossimi 3 anni. Sono convinto che le attività previste oltre a far conoscere le eccellenze di prodotto del nostro Paese in 10 Paesi, contribuiranno a costruire e rafforzare relazioni umane e commerciali positive”.
“Il potenziale del biologico è molto alto – ha continuato Paolo Pari, Almaverde Bio – se pensiamo che su 30 milioni di consumatori solo il 4% consuma biologico. C’è ancora molto da fare: lavorare sugli assortimenti di gamma, creare economie di scala sui volumi per ottenere un prezzo congruo con un giusto rapporto qualità prezzo.
Il biologico deve essere un elemento che crea valore perché qualifica l’offerta – ha commentato Massimo Ceradini CEO di Ceradini Group – solo prodotti di qualità che permettono al consumatore anche di fare qualcosa di concreto per l’ambiente e la salute futura di tutti.
Secondo uno studio spagnolo, a parità di colture e di ettari coltivati, l’agricoltura biologica produce il 39% in meno di gas serra rispetto a quella convenzionale. “È noto che l’agricoltura biologica impatta meno sull’ambiente, comporta un migliore utilizzo delle risorse naturali, favorisce la biodiversità e ha una ricaduta positiva anche sul benessere delle persone”, ha affermato Luca Zocca, Brio SPA.
A partire da queste considerazioni nasce il Frutteto Zero Emissioni di Made in Nature, oltre 90 alberi da frutto piantati e coltivati in modalità biologica, entro l’anno, e altrettanti per i restanti due anni, in uno spazio agricolo in prossimità delle aziende coinvolte nel progetto. Il Frutteto Zero Emissioni, che é stato presentato in anteprima al Macfrut di Rimini, ha lo scopo di testimoniare con un esempio concreto, quanto sia importante compensare le azioni a elevata emissione di Co2 con altrettante azioni che ne favoriscano la diminuzione nell’ambiente. Piantare un albero consente in media l’assorbimento di 50 kg di Co2 in un solo anno (fonte: reteclima.it). Se si considerano i 3 anni di progetto, i chili di Co2 assorbita saranno oltre 13.500 entro il 2024.
A sostegno dell’iniziativa presso lo stand di Made in Nature, circondato dal verde di alcuni alberi da frutta, era disponibile una bicicletta ecologica con la quale anche i visitatori della fiera hanno potuto fare la loro parte salendo in sella: ogni chilometro percorso contribuiva alla piantumazione di ulteriori nuovi alberi in cambio di una borraccia ecosostenibile. Una sorta di maratona green collettiva che è stata completata nella tre giorni della manifestazione per sensibilizzare il consumatore sulle tematiche del rispetto dell’ambiente, della sostenibilità e biodiversità.
Fonte: CSO Italy