Fileni Alimentare Spa è ufficialmente una B Corp. Si tratta della prima azienda al mondo tra quelle che allevano animali e producono carne, a conquistare la certificazione.
Il gruppo marchigiano si aggiunge dunque al network globale di oltre 4.000 aziende certificate dalla non profit B Lab che si distinguono per l’impegno a coniugare profitto, creazione di valore per la società e attenzione all’ambiente. Le B Corp, che in Italia sono più di 130, integrano e promuovono un nuovo paradigma economico che vede il business come strumento fondamentale per la creazione di benessere per le persone e il pianeta. Il gruppo Fileni ha scelto di abbracciare questa visione e in una nota dell’azienda ha ribadito di essere “consapevole di come solo la creazione di valore sociale e ambientale, insieme al biologico come punta più avanzata della transizione ecologica italiana, possano rafforzare la competitività del sistema agroalimentare e contribuire alla ripresa del Paese e alla risoluzione dei grandi problemi del 21esimo secolo”.
Questo traguardo – raggiunto con il supporto di Nativa, Regenerative Design Company che accelera l’evoluzione delle aziende verso paradigmi rigenerativi – è il compimento di un percorso di innovazione sostenibile ventennale coronato da numerosi successi. Tra questi, l’impegno nel biologico, l’utilizzo di energia 100% rinnovabile all’interno degli stabilimenti, la conversione di quasi la totalità della produzione in antibiotic free, la redazione del bilancio di sostenibilità esteso a tutta la filiera, l’adozione della qualifica di società Benefit.
Ora, con una rinnovata motivazione come B Corp, Fileni proietta nel futuro altri ambiziosi progetti per contribuire a “trasformare in maniera positiva l’economia globale, impegnandosi a realizzare un modello di filiera rigenerativa, aperta, interdipendente e replicabile, capace di ispirare lo sviluppo di imprese responsabili, delle comunità locali e del territorio”.
Fileni ha fatto dell’innovazione, della qualità, del capitale umano, del benessere animale e della sostenibilità ambientale i principali driver di competitività, declinandoli nella mission strategica e di sviluppo, in linea con gli obiettivi delle B Corp.
“Il nostro approccio alla sostenibilità è di fatto basato sul rispetto per la natura e per i suoi tempi” – ha sottolineato Roberta Fileni, vice presidente del gruppo. “Lo spirito di innovazione è sempre stato una parte fondamentale del nostro dna di impresa, ma non esiste innovazione senza attenzione all’ambiente. Per molti, essere sostenibili è una scelta tra le tante. Per noi è l’unica scelta possibile. Ora essere una B Corp dà voce al nostro modo di interpretare il cambiamento: costruire un sistema economico-produttivo inclusivo, equo e rigenerativo per tutte le persone e il pianeta”.
“Tutta la filiera Fileni è già un modello esportabile di economia circolare – ha aggiunto Massimo Fileni, vice presidente del gruppo – e a conferma del nostro impegno contro il cambiamento climatico tutte le emissioni generate nel 2020 dagli impianti aziendali sono state compensate attraverso l’acquisto di certificati di compensazione, riferiti ad attività di riforestazione e installazione di impianti eolici. Inoltre, grazie all’acquisto di energia elettrica con garanzia di origine, per tutti gli stabilimenti produttivi e gli allevamenti, si è evitata l’emissione in atmosfera di 15.812 tonnellate di anidride carbonica. Grazie a queste due attività gli stabilimenti del gruppo sono considerati carbon neutral. Già da novembre 2019 è inoltre in uso l’ecovassoio Fileni BIO, il primo packaging amico dell’ambiente che abbatte l’utilizzo della plastica in favore della carta”.
Il gruppo aderisce al Disciplinare di etichettatura volontaria delle carni avicole, elaborato da Unaitalia e approvato dal Ministero delle Politiche Agricole con l’obiettivo di fornire ai consumatori una serie di informazioni su sistema di allevamento, tipologia di alimentazione e rispetto del benessere animale. Gli animali vengono alimentati con mangimi vegetali biologici no-OGM, e 100% italiani.
Nel 2021 Fileni ha sancito passi importanti per il miglioramento del benessere dei polli che alleva. È la prima azienda italiana ad impegnarsi, anche grazie alla collaborazione con Compassion in World Farming (CIWF), a rispettare i criteri dello European Chicken Commitment.
Fileni è anche promotore del progetto ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente), il cui obiettivo è riportare in equilibrio il rapporto dell’uomo con la terra, valorizzare il ruolo dell’agricoltore che ne è il custode e rendere consapevoli le persone che, con le loro scelte di acquisto, possono trasformarsi da consumatori a ‘rigeneratori’.
L’attenzione per l’inclusione, la salute e il benessere rimangono prioritarie per Fileni. Particolarmente proficue, in proposito, le collaborazioni con le università anche attraverso il contributo della Fondazione Marco Fileni che, anche nell’anno della pandemia, ha garantito sostegno all’istruzione e continuerà ad investire sul binomio donne e occupazione e sui giovani.
Con più di 500 milioni di fatturato di filiera raggiunti nel 2021, Fileni punta a far crescere le sue quote di mercato anche in nuovi paesi esteri, sempre nel segno della sostenibilità e dell’etica di impresa.