FederBio: “Farm to Fork” passo decisivo verso l’agroecologia

Mammuccini_Maria_Grazia

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In linea con la posizione IFOAM, la Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica, FederBio esprime grande soddisfazione per il ruolo centrale che Farm to Fork attribuisce all’agricoltura biologica come metodo in grado di produrre benefici per l’ambiente e per la salute e, al tempo stesso, capace di creare economia e occupazione per giovani agricoltori.

La Commissione UE ha infatti recentemente ufficializzato, nel documento Farm to Fork (F2F), l’obiettivo di triplicare la superficie agricola coltivata con metodo biologico entro il 2030. Il medesimo goal è contenuto nella strategia europea per la biodiversità. Un passo decisivo per accelerare la transizione verso un sistema agroalimentare più sostenibile e giusto che tuteli la biodiversità e contribuisca a contrastare il cambiamento climatico.

L’impegno si concretizza nel raggiungimento almeno del 25% della superficie agricola europea (SAU) in biologico entro il 2030 (oggi ferma all’8%), accompagnato da una parallela riduzione dell’uso dei pesticidi del 50% e dei fertilizzanti del 20% (vedi news).

FederBio rileva come gli obiettivi contenuti nelle due strategie si potranno raggiungere solamente se saranno coerentemente inseriti nella revisione della Politica Agricola Comune (PAC), rendendola così uno strumento efficace che premi gli agricoltori per la produzione di beni pubblici come la conservazione delle risorse naturali, la tutela della salute dei cittadini e il contrasto al cambiamento climatico.
Ha dichiarato a tal proposito Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio: “Le strategie Farm to Fork e sulla biodiversità rappresentano l’avvio del percorso per il Green Deal e costituiscono per l’agricoltura europea una vera e propria svolta che mette l’agricoltura biologica al centro di una transizione verso sistemi agro-alimentari più sostenibili. È evidente che questa nuova sensibilità ecologica debba trovare un’attuazione pratica in tempi veloci. In questa direzione, abbiamo due occasioni preziose da cogliere: sbloccare finalmente l’approvazione della legge sul biologico ancora ferma al Senato e lavorare affinché le linee guida contenute in F2F siano i fondamenti nella costruzione di una nuova PAC che si basi sull’agroecologia che, attraverso fondi pubblici, premi le aziende che producono maggiori benefici per la società: cibo sano, tutela dell’ambiente e della biodiversità, mantenimento della fertilità dei suoli e contrasto al cambiamento climatico”.

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