Isola del Piano, al Monastero di Montebello l’8 ottobre alle 12 verrà consegnato a Vandana Shiva (Giovanna d’Arco dei contadini) il Montebello d’oro 2011.
Fisica quantistica ed economista, dirige il Centro per la Scienza, Tecnologia e Politica delle risorse naturali di Dehra Dun in India. È considerata la teorica più nota di una nuova scienza: l’ecologia sociale.
Vandana Shiva è nata nel 1952 a Dehra Dun, nell’India del nord, da una famiglia progressista. Ha studiato nelle università inglesi e americane laureandosi in fisica. Tornata a casa dopo gli studi, rimase traumatizzata rivedendo l’Himalaya: aveva lasciato una montagna verde e ricca d’acqua con gente felice, poi era arrivato il cosiddetto “aiuto” della Banca Mondiale con il progetto della costruzione di una grande diga e quella parte dell’Himalaya era diventato un groviglio di strade e di miseria. Decise così di abbandonare la fisica nucleare e di dedicarsi all’ecologia.
Nel 1982 ha fondato nella sua città natale il Centro per la Scienza, Tecnologia e Politica delle Risorse Naturali, un istituto indipendente di ricerca che affronta i più significativi problemi dell’ecologia sociale dei nostri tempi, in stretta collaborazione con le comunità locali e i movimenti sociali.
Vandana Shiva fa parte dell’esteso movimento di donne che in Asia, Africa e America Latina critica le politiche di aiuto allo sviluppo attuate dagli organismi internazionali e indica nuove vie d’uscita alla crescita economica rispettose della cultura delle comunità locali, che rivendicano il valore di modelli di vita diversi dall’economia di mercato.
L’incontro con le donne del movimento “Cipko”, che abbracciano i tronchi che i tagliatori stanno per abbattere nelle foreste dell’Himalaya, ha permesso a Vandana Shiva di ampliare la comprensione di nessi tra ecologia e femminismo.
Nel suo libro Staying Alive: Women, Ecology and Survival, pubblicato in Italia nel 1990 col titolo Sopravvivere allo sviluppo, la scienziata denuncia le conseguenze disastrose che il cosiddetto “sviluppo” ha portato nel Terzo Mondo.
In un colloquio con Gino Girolomoni, che gli manifestava il suo cruccio di vedersi costretto a esportare la pasta biologica Montebello in tutto il mondo anziché poterla distribuire ai consumatori locali, del tutto indifferenti alla qualità delle produzioni biologiche, Shiva rispondeva così: “Intanto la tua regione è l’Europa. E poi quando si tratta di specialità nazionali, come la pasta italiana o l’aceto balsamico di Modena è giusto che circolino in tutto il mondo”.
Il Farmer’s Friend 2011 le viene conferito per la sua tenace lotta contro gli OGM e le potenti multinazionali come la Monsanto, che avvelenano la terra, le acque e il cibo.
Tra i suoi libri recenti tradotti in italiano:
Terra madre. Sopravvivere allo sviluppo, Utet 2004; Il bene comune della Terra, Feltrinelli 2006; Dalla parte degli ultimi, Una via per i diritti dei contadini, Slow Food 2008; India spezzata, Il Saggiatore 2008; Campi di battaglia. Biodiversità e agricoltura industriale, Edizioni Ambiente 2009; Ritorno alla terra. La fine dell’ecoimperialismo, Fazi 2009; I semi del suicidio, Odradek 2009.