Decisamente positivi i risultati di Brio. Nel primo semestre 2015, l’azienda di Campagnola di Zevio (Verona), ha visto infatti aumentare del 6,6% il fatturato legato alla vendita di ortofrutta fresca, che rappresenta circa il 90% dell’intera gamma.
‘Particolarmente brillante – sottolinea Tom Fusato (nella foto), direttore commerciale Brio – l’andamento nella grande distribuzione organizzata italiana, dove si è registrato un vero e proprio boom per la nostra produzione ortofrutticola, che ha messo a segno un incremento del 33% in valore rispetto allo stesso periodo del 2014. Un risultato straordinario ottenuto anche grazie all’inserimento nelle principali catene della GDO della linea di ortofrutta fresca bio a marchio Alce Nero, storica azienda italiana fondata nel 1979 di cui Brio è socia dal 2011’.
‘Questo progetto – aggiunge Fusato – ha consentito di aumentare l’incidenza della produzione biologica nel reparto ortofrutta di supermercati e ipermercati e parallelamente ha permesso di fidelizzare ulteriormente i consumatori, sempre più ‘conquistati’ dai prodotti Brio ‘firmati’ Alce Nero, che vedono crescere progressivamente la loro quota di mercato.
Si tratta di un fenomeno decisamente positivo, che intendiamo rafforzare affinché il consumo di ortofrutta bio possa toccare anche in Italia gli elevati livelli raggiunti in altri Paesi europei come Francia, Germania ed Inghilterra’.
Il buon andamento ottenuto sul mercato garantisce una buona redditività ai produttori associati che, infatti, possono contare su liquidazioni decisamente soddisfacenti per le produzioni biologiche commercializzate nella campagna 2014/2015.
“Particolarmente interessanti – rileva Fusato – i risultati del kiwi, con una media di 94 centesimi al chilo per i frutti di calibro 65+, e delle pere con una media di oltre 1 euro per le Abate 65+, di 98 centesimi per le Conference, 93 centesimi per le Kaiser e 76 centesimi per le Williams. Su livelli buoni anche le liquidazioni di cachi, albicocche, fragole e insalate, discreti per mele, pesche, nettarine, pomodori, zucchine e cetrioli’.
Nel semestre Brio ha registrato un incremento del 2% del fatturato per Biologica 2006 di Pomezia (Roma), specializzata nelle forniture del settore ristorazione nell’Italia centrale, e del 18% per Brio France Sas di Valence, che rifornisce la GD francese.
‘Per quanto riguarda i nuovi progetti – conclude il direttore commerciale – siamo particolarmente soddisfatti delle performances dell’avocado biologico ‘Cremoso’ della varietà Hass commercializzato a marchio Alce Nero, che registra un incremento esponenziale del fatturato e dei volumi, cresciuti del 200% circa negli ultimi mesi. Un risultato decisamente brillante anche se le quantità commercializzate sono ancora abbastanza limitate e paragonabili a quelle di un prodotto di nicchia.
Ma siamo convinti che i volumi collocati sul mercato italiano potranno crescere ulteriormente nel prossimo futuro dal momento che questo avocado Hass biologico presenta un’elevata qualità organolettica e si sposa perfettamente con la dieta mediterranea’.