I vini prodotti dalla cantina biologica Eudes sono un omaggio al vulcano Etna. Si offrono ricchi di minerali ma anche setosi, grazie alla pressatura leggera e moderata e alla capacità della cantina di far fermentare il mosto con temperature controllate, così da rispettare ciò che la natura ha creato.
I vigneti di Eudes sorgono a 700-750 m s.l.m. su un terreno friabile e poco roccioso, ai piedi del Monte Gorna, zona magica per la produzione di vino. Con i suoi due palmenti di inizio ‘800 l’azienda e i suoi appezzamenti a vite vantano una forte memoria storica. Due secoli fa, l’appezzamento chiamato “naca”, cioè culla, pare appartenesse ad un notaio catanese che sapeva produrre vini prelibati e molto richiesti. Ancor oggi, vuoi per l’esposizione dei terreni, vuoi per la ricchezza di minerali donati agli stessi dall’Etna, l’uva è è in grado di generare vini di ottimo livello.
La cantina com’è oggi nasce negli anni ‘70 con il padre di Giovanni Messina, che insieme alla moglie Laura Torrisi porta avanti un progetto bio e sostenibile. I vitigni presenti sono Carricante, Catarratto e Nerello Mascalese e Cappuccio, varietà autoctone tipiche del vulcano. Il progetto bio è partito nel 2015 con una prima produzione da vigneti calati in un paesaggio mozzafiato. Da allora diversi sono stati i premi e i riconoscimenti, anche in ambito biologico.
Come spiegano i coniugi Messina, il Nerello Mascalese nasce in un vigneto di circa 140 anni e con le uve di Nerello Cappuccio si crea il Milleottocentoquaranta Etna Rosso DOC, un vino fresco, aromatico e ricco di profumi muschiati e frutti di bosco, il tutto affinato in acciaio e con lieviti indigeni.
Le uve del Bianco di Monte Etna DOC con 100% Carricante sono raccolte fra settembre e ottobre e per quindici mesi il vino prodotto viene affinato in botti di acciaio. I selezionatissimi lieviti utilizzati aiutano a creare un vino agrumato e floreale con note marine e di silicea.
Grazie anche al lavoro di un bravo enologo la cantina sviluppa vini non solo naturali ma buoni al palato e di sicura qualità e costituisce uno degli esempi virtuosi della crescita in Sicilia della vitivinicoltura biologica.
Giuliana Avila