Il Parlamento Europeo ha chiesto oggi, 24 ottobre, il divieto totale entro dicembre 2022 degli erbicidi a base di glifosato e restrizioni immediate sull’uso della sostanza. L’assemblea di Strasburgo, riunita in sessione plenaria, si è quindi opposta alla proposta della Commissione UE di rinnovare per dieci anni la licenza del controverso erbicida a partire dal 15 dicembre di quest’anno, data di scadenza della licenza attuale.
Per i deputati, l’Unione Europea dovrebbe innanzitutto eliminare la sostanza partendo con un divieto per l’uso domestico e un divieto per quello agricolo non appena saranno a disposizione alternative biologiche (ad esempio i cosiddetti sistemi di difesa integrata) sufficienti per il controllo delle erbe infestanti. Domani saranno gli Stati membri dell’UE a votare la proposta della Commissione per rinnovare l’autorizzazione all’immissione in commercio di glifosato. Il voto dovrà assicurare una maggioranza qualificata, cioè 16 Stati su 28 rappresentanti almeno il 65% della popolazione dell’Unione Europea. Francia, italia e Austria hanno anticipato il voto contrario. In teoria la commissione, se non si trova una maggioranza qualificata, può rinnovare l’approvazione dell’erbicida ma nel luglio scorso ha annunciato che non lo farà.
I documenti interni della Monsanto – l’azienda proprietaria e produttrice del Roundup, di cui il glifosato è la principale sostanza attiva – che sono stati resi pubblici, hanno fatto sorgere dubbi nei deputati europei circa la credibilità di alcuni studi utilizzati dall’UE ai fini della valutazione della sicurezza del prodotto. La procedura di autorizzazione comunitaria, inclusa la valutazione scientifica delle sostanze, dovrebbe basarsi unicamente su studi soggetti a revisione paritetica e su studi indipendenti pubblicati e commissionati dalle autorità pubbliche competenti. Le agenzie dell’UE dovrebbero essere dotate di risorse sufficienti per consentire loro di lavorare in questo modo.
La risoluzione di oggi – non vincolante – è stata approvata con 355 voti favorevoli, 204 voti contrari e 111 astensioni. Un’iniziativa cittadina europea, che chiede un divieto dell’erbicida, ha raggiunto più di un milione di firme in meno di un anno e sarà discussa durante un’audizione pubblica in Parlamento nel mese di novembre.