Chiusura 2012 confortante per Ecor-NaturaSì, uno dei principali gruppi italiani attivi nella distribuzione di prodotti biologici. Il gruppo ha chiuso l’anno con un aumento a valore delle vendite del 6,5% sul 2011 pari a circa 205 milioni di euro. Risultato che va in linea con la crescita dei consumi bio, che nel primo semestre 2012 hanno segnato infatti un +6,1%.
Solo ‘Baule Volante’, società bolognese al 100% di proprietà del gruppo, che distribuisce a 3.500 clienti, è cresciuta di oltre il 14%, mentre la rete di supermercati a insegna NaturaSì con sede a Verona (100 punti vendita in Italia), ha segnato +7%. Appartiene al gruppo anche l’insegna Cuorebio.
‘Il peso della crisi si è fatto sentire anche nella nostra realtà’, ha detto al quotidiano ‘L’Arena’ di Verona il direttore generale Roberto Zanoni. Ma oltre alla maggior attenzione per l´alimentazione e la cura della persona, sull´incremento dei consumi ha giocato anche un altro fattore: il prezzo, ‘che nella spesa alimentare convenzionale ha subìto un calo del 4,3% – spiega Zanoni – contro il 2% del carrello-bio. Un contributo è giunto, poi, dalle iniziative Salva Spesa e Spesa Amica, con cui abbiamo portato circa 60 prodotti base distribuiti nei NaturaSì e nei Cuorebio a prezzi particolarmente competitivi’.
Ecor-NaturaSì, che nella sede veronese impiega 70 persone, ha visto crescere anche la base logistica di Conegliano Veneto, ampliata di 8 mila metri quadri e giunta a un totale di 20 mila, 5 mila dei quali destinati alle celle frigo, in seguito alla crescita dei consumi di prodotti freschi (latticini, carne, agroalimentare, ecc.) su cui si punta anche per il 2013.
Quest’anno sarà cruciale per lo sviluppo di due progetti. Il primo, ‘Terre di Ecor’, consiste nel lavorare in sinergia con le aziende di produzione (sia quelle di proprietà, di provenienza Ecor, sia quelle di stretta collaborazione) per seguire il prodotto dal campo alla tavola, valorizzando le singole storie di vita e di lavoro e accomunandole sotto un marchio riconoscibile. Il secondo progetto: ‘Alimenti Ritrovati’ ha invece l´obiettivo di mantenere la biodiversità salvaguardando quegli alimenti che sono via via spariti dalle tavole dei consumatori, come alcune varietà antiche di cereali e di legumi, di cui era stata praticamente abbandonata da tempo la produzione. Un’operazione, quest’ultima, anche culturale, decisamente meritoria.