Il marchio del biologico italiano è in dirittura d’arrivo: il logo che lo caratterizzerà dovrebbe infatti essere presentato “a fine gennaio-inizio febbraio 2025”. Lo anticipa in esclusiva a GreenPlanet il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste Luigi D’Eramo che abbiamo incontrato alla Fiera internazionale dei tartufi di Abruzzo organizzata a L’Aquila dalla Regione, con il braccio operativo dell’Arap-Azienda regionale attività produttive.
“Il concorso di idee sul marchio biologico italiano promosso dal ministero ha avuto un grande successo di partecipazione – ci ha detto il sottosegretario D’Eramo – Sono arrivate oltre 350 ipotesi di marchio; sta ora alla commissione selezionatrice lavorare per determinare la migliore proposta”.
“Questo del marchio – ha proseguito D’Eramo – è un appuntamento fortemente sentito dal settore, perché avere un marchio biologico italiano andrà a qualificare ulteriormente i nostri prodotti, sia livello nazionale che internazionale”.
“C’è stata una grande partecipazione al concorso da parte delle scuole e università – ha aggiunto D’Eramo – e questo mi ha fa fatto molto piacere perché è un ulteriore comprova di quanta sensibilità ci sia sul tema del biologico da parte delle giovani generazioni. E’ senz’altro un dato molto importante”.
– Altre novità in arrivo sul biologico?
Subito dopo Natale riuniremo il tavolo di settore, e, rispetto a una road map che ci siamo dati, continueremo ad analizzare le problematiche che emergono di settimana in settimana. La cosa più importante che mi preme sottolineare è che con questo confronto sistematico siamo riusciti a trovare un metodo di lavoro che ha accelerato la soluzione dei problemi e degli obiettivi da raggiungere. Infatti negli ultimi due anni abbiamo realizzato cose importanti che il settore attendeva da tempo, non ultimo il marchio biologico italiano”.
– Un tavolo proficuo, dunque?
“Sì, un tavolo che ragiona, approfondisce e ha una grande maturità, perché le decisioni vengono prese sostanzialmente con il consenso di tutti e si riesce sempre a trovare una sintesi che guarda alla soluzione dei problemi o alla proposizione di obiettivi da raggiungere”.
– Intanto, sul fronte della tutela della biodiversità e ambiente è arrivata la buona notizia dell’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni al decreto del MASAF a favore della filiera apistica, con uno stanziamento di 10 milioni di euro…
“Sì, è un impegno mantenuto con i nostri apicoltori e un’importante risposta alla filiera, alle prese ormai da tempo con una crisi economica a cui hanno contribuito più elementi, dagli effetti delle conseguenze dei cambiamenti climatici fino alla concorrenza sleale di prodotti importati e venduti a bassissimo prezzo, di dubbia composizione e scarsa qualità. Con questo decreto, frutto di un lavoro che abbiamo condiviso con il settore, e per il quale ringrazio il ministro Francesco Lollobrigida, diamo una risposta concreta a una filiera in difficoltà e che consideriamo strategica per l’agricoltura e ambiente”.
Cristina Latessa