Cosmetici bio: l’intesa rinnovata tra AIAB e QCertificazioni per colmare il vuoto normativo

cosmetici bio

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AIAB e QCertificazioni hanno rinnovato l’accordo che li vede collaborare nella certificazione dei prodotti cosmetici biologici. In base all’intesa, QCertificazioni sarà l’unico ente autorizzato a certificare in esclusiva i marchi NO FOOD di AIAB fino al 2030.

Nel settore dei cosmetici, dove attualmente non esistono normative europee o italiane che definiscano con precisione i criteri per l’etichettatura “biologica”, questa alleanza rappresenta una garanzia importante per i consumatori. L’obiettivo condiviso dalle due realtà è quello di promuovere la qualità dei prodotti biologici attraverso standard di certificazione rigorosi, sfruttando la complementarità delle rispettive competenze nei settori agroalimentare e cosmetico.

“La collaborazione con AIAB risponde concretamente alla crescente domanda di trasparenza e garanzia da parte dei consumatori” ha dichiarato Claudio Catoni, business unit manager di QCertificazioni. “Nella scelta dei cosmetici è essenziale affidarsi a marchi che rispettano criteri di verifica e certificazione rigorosi”.

AIAB, forte della sua esperienza nei processi produttivi sostenibili legati alla cosmesi, ha sviluppato disciplinari specifici per supportare le aziende nella realizzazione di una filiera interamente biologica. QCertificazioni, organismo parte del gruppo Bureau Veritas, applica metodi di verifica scientificamente validati e riconosciuti a livello internazionale, con una competenza consolidata nella certificazione di cosmetici biologici.

“Il rinnovo dell’accordo testimonia il nostro impegno costante nel garantire la qualità dei cosmetici bio in un mercato privo di regolamentazioni dettagliate, dove spesso circolano claim poco trasparenti” ha affermato Giuseppe Romano, presidente AIAB. “Sosteniamo le aziende che scelgono una filiera completamente biologica e incoraggiamo i consumatori verso scelte consapevoli. Solo così possiamo rafforzare la fiducia nel settore e contribuire a un modello di sviluppo davvero sostenibile”.

La Redazione

 

Notizie da GreenPlanet

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