Cosmesi in crescita. Piva: ‘Serve chiarezza’

cosmesi%20bio_1.jpg

Condividi su:

Facebook
Twitter
LinkedIn

Durante l’ultima edizione del SANA, particolare attenzione è stata rivolta alla cosmesi biologica. Secondo un’indagine di Nomisma, presentata a Bologna nei giorni di fiera, il prezzo è il primo criterio di scelta di un cosmetico ma l’attenzione verso gli ingredienti naturali e biologici certificati è il secondo.

 

La stessa ricerca evidenzia che l’81 per cento di chi acquista cosmetici ha comperato almeno una volta un prodotto bio o naturale o con ingredienti bio: il 47 per cento ha acquistato ‘ogni tanto’ uno di questi prodotti, il 19% fa questa scelta spesso, il 15% lo ha fatto una sola volta. Il consumo di prodotti bio è più alto per la categoria di prodotti rivolta alla cura del corpo e l’igiene, come shampoo e bagnoschiuma, rispetto alla categoria dei cosmetici in senso stretto come creme, trucchi, eccetera.

Il bisogno di acquistare cosmetici con ingredienti che non danneggino la salute è sempre più avvertito, anche se c’è una grande confusione, tra i consumatori, sulla definizione di prodotto naturale e prodotto biologico. Comunque, la ricerca ha stabilito che il tasso di penetrazione dei cosmetici biologici certificati e dei prodotti per la cura della persona con le stesse caratteristiche è in Italia pari al 5%, con buone prospettive di crescita.

E sulla cosmesi bio ha riflettuto un convegno organizzato dal CCPB lo scorso 9 settembre. Fabrizio Piva, amministratore delegato del CCPB, ha avvertito che ‘molte aziende scelgono gli standard più facilmente applicabili o, peggio, non percorrono la strada dell’applicazione di un determinato standard e della conseguente certificazione, in una sorta di concorrenza al ribasso’. E’ pertanto necessario – ha affermato lo stesso Piva – che chi ha responsabilità di regolazione del mercato ‘definisca e fissi norme pubbliche uguali per tutti, favorendo la trasparenza e la competizione leale’.

Nello stesso convegno, il professor Roberto Della Casa dell’Università di Bologna, noto per la sua specializzazione nel marketing alimentare, si è soffermato sul collegamento tra biologico alimentare e biologico cosmetico, cogliendo alcuni elementi comuni: l’attenzione alla salute, perché anche un cosmetico può definirsi ‘alimento per il corpo’; l’attenzione alla sostenibilità; uno stile di vita all’insegna del ‘vivere bio’.

 

Seguici sui social

Notizie da GreenPlanet

news correlate

NATRUE protagonista a BIOFACH/VIVANESS 2022

Come da tradizione, NATRUE parteciperà al Congresso VIVANESS, un’occasione di incontro fondamentale per presentare aggiornamenti e tendenze del settore della cosmesi naturale e biologica. Un

INSERISCI IL TUO INDIRIZZO EMAIL E RESTA AGGIORNATO CON LE ULTIME NOVITÀ