Il viaggio di GreenPlanet non si ferma e si immerge questa settimana nella verde collina di Montebello, in provincia di Urbino, per raccontare un sogno diventato realtà.
Si tratta del sogno di Gino Girolomoni, che dal 1971 “ha piantato e trasformato il Grano in Pasta, volendo dare dignità alla terra e ai suoi guardiani”.
Conosceremo, questa settimana, la pasta biologica Girolomoni, una pasta la cui realizzazione segue la “via della semola”, attraverso un apposito sistema di tubazione che collega il Molino direttamente al Pastificio, giungendo in purezza, senza stoccaggi e trasporti a centimetri zero.
Gli impianti produttivi sono alimentati da energia rinnovabile, il grano prescelto per la raccolta è 100% italiano, di cui il 70% marchigiano.
Oggi assaggeremo le conchiglie di grano duro, una pasta bio-rurale, proveniente da una filiera 100% agricola e biologica.
Sottoposta a lenta essiccazione per preservarne al meglio i nutrienti e trafilatura ruvida, che dona una superficie porosa, atta a trattenere meglio sughi e condimenti. Il sapore percepito ricorda sapidità e mineralità. Il profumo evoca la crosta di pane.
Come da indicazioni, sono previsti 8 minuti di cottura per una perfetta tenuta al dente. Il packaging rappresenta l’ultimo anello della filiera sostenibile per “chiudere il cerchio”, scegliendo carta proveniente da foreste gestite in maniera responsabile. La finestrella è in cellulosa compostabile nell’umido. L’inchiostro e le lacche termosaldanti sono a base d’acqua.
Il prezzo di vendita consigliato al pubblico è di 1,65 euro al pacco da 500 g.
I canali di vendita sono i negozi specializzati bio, i gruppi di acquisto solidali, le botteghe equosolidali, il canale online specializzato sul bio (come Sorgente Natura e Macrolibrarsi) e gastronomie.
Una pasta che può rientrare tar le eccellenze biologiche italiane e che si aggiudica un voto, appunto, eccellente: 5/5.
Una filosofia rurale che protegge fertilità e biodiversità, di un pastificio completamente bio… dal campo alla tavola!
Stefania Tessari