Questa settimana la prova dell’Assaggio di GreenPlanet si trasferisce in Val Venosta, dove grazie all’esperienza e alla passione dei contadini Venostani, nasce una commistione di bellezza e bontà in un ottimo frutto: la mela della varietà Bonita, che si qualifica con il massimo del punteggio, raggiungendo un “succoso” 5, in un range di giudizi qualitativi da 0 a 5.
Solo concimi organici e antiparassitari naturali, ecco la buona riuscita di questa varietà di mela bio, resistente alla ticchiolatura, e il segreto di questa coltivazione biologica, che mette al primo posto, con orgoglio, la tutela della natura e dell’ambiente. Frutto dal colore rosso intenso con qualche striatura di giallo, si fa addentare con croccante gusto, arricchito da piacevoli note dolci e asprigne. Ricca di polifenoli, flavonoidi, vitamine del gruppo A, B e C, contiene anche preziosi sali minerali. Gran parte delle proprietà benefiche sono contenute nella buccia liscia e lucida, ecco perché è consigliabile acquistare mele biologiche e mangiarle con la buccia.
A garanzia della qualità di questa e delle altre varietà di mele bio della Valle, prodotte dai coltivatori di VIP, è sorto il progetto “BioGraphy”, un portale che fornisce un’informazione corretta e trasparente della produzione melicola venostana, grazie all’etichetta che indica il nome del produttore e la rintracciabilità della provenienza. “L’autentica storia della filiera, dalla terra alla tavola”. Nell’estensione di 80 km di vallata, dai meleti ai ghiacciai, in Val Venosta è la natura a dettare legge.
La produzione di questa varietà in Val Venosta è iniziata solo quattro anni fa e i quantitativi sono ancora piuttosto limitati. In Italia, la varietà Bonita è in vendita solo in alcune catene specializzate in prodotti biologici.
La stagionalità della rossa signora la rende “preziosa”. È, infatti, disponibile solo tra gennaio e marzo. Il prezzo nella vendita al dettaglio si aggira attorno ad 1,90 € al chilo.
Un morso di salute e un dolce scrocchio tra i denti, e allora come suggerivano i nostri nonni: una mela al giorno… meglio se biologica!
Stefania Tessari