Bio vs convenzionale: stipendi più alti e maggiore biodiversità

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L’agricoltura biologica permette di avere una varietà di specie più alta del 34%. Le aziende bio, inoltre, sono in media più grandi e permettono di generare salari simili o più elevati per i lavoratori, grazie ai prezzi maggiori dei prodotti e ai supporti europei.

Nel 2020, il 61,6% dei terreni dell’UE destinati all’agricoltura biologica ha ricevuto pagamenti specifici di sostegno al biologico dalla PAC, con una media di 144 euro/ha di sostegno della PAC e 79 euro/ha di cofinanziamento nazionale. Gli agricoltori biologici, nelle zone soggette a vincoli naturali, potrebbero ricevere un sostegno supplementare, che incoraggia l’agricoltura nelle zone con svantaggi naturali. Ulteriori misure di sviluppo rurale hanno inoltre sostenuto lo sviluppo della produzione biologica, compresi gli investimenti nelle pratiche di agricoltura biologica e gli aiuti per la commercializzazione e la promozione dei prodotti bio. Nella nuova PAC (a partire dal 2023), la quota di SAU che riceverà il sostegno della PAC per l’agricoltura biologica è più elevata.

Rispetto alle produzioni convenzionali, quelle dedite alla coltura di seminativi bio risparmiano il 75-100% sui costi per prodotti per la protezione delle piante (per ettaro), e il 45-90% sui costi per fertilizzanti (per ettaro).

Questi i dati pubblicati dalla Commissione europea nel Market Brief on organic farming, che mostrano una crescita di produzione e consumi in Europa nel decennio 2010-2020.

Nel 2020, in Europa 14,8 milioni di ettari di terreno sono coltivati a bio (il 9,1% dell’agricoltura europea, e quasi il 20% delle superfici coltivate a bio in tutto il mondo); l’area è cresciuta del 41% rispetto al 2015.

La fetta più alta è rappresentata dai pascoli (42%), seguita da foraggio verde (17%), cereali (16%) e colture permanenti (11%). La produzione biologica animale è più limitata: rappresenta tra l’1% e il 7% del comparto, a seconda del settore. Tra 2014 e 2020, le produzioni suine e avicole bio sono cresciute rispettivamente del 9% e dell’11%.

Rispetto al 2015, nel 2020 le vendite al dettaglio di prodotti bio sono quasi raddoppiate. Il rapido aumento delle vendite di prodotti biologici mostra la crescita della domanda dei consumatori e il successo delle misure di sostegno. La crescita delle vendite biologiche è stata particolarmente forte durante la pandemia di COVID-19, intesa come conseguenza della maggiore attenzione dei consumatori alle questioni sanitarie, del maggiore consumo di cibo a casa e/o della carenza di alimenti convenzionali. Tuttavia, gli attuali sviluppi economici, come l’inflazione alimentare, incidono sul potere d’acquisto dei consumatori dell’UE e di conseguenza sulla domanda di prodotti biologici.

Fonte: European Commission website

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