La Conferenza dell’Unione Mondiale dei Mercati all’Ingrosso (WUWM), che si conclude oggi a Roma, ha dedicato attenzione ai prodotti biologici e al loro ruolo all’interno dei Mercati. Nella sessione dedicata all’argomento è intervenuto per l’Italia il direttore generale di Apofruit Ilenio Bastoni, che ha delineato il fenomeno del bio in Italia e in Europa e precisato le strategie del Gruppo Cooperativo leader nel settore ortofrutticolo, forte di 800 soci produttori bio (su un totale di 4.180), con un fatturato annuo proveniente dai prodotti biologici di 75 milioni di euro (su un totale di 240 milioni) e in continua crescita, con 12 stabilimenti più 15 centri di ritiro e stoccaggio in tutta Italia, di cui 3 dedicati al biologico.
Il braccio operativo di Apofruit nel biologico è la società Ca’ Nova con sedi a Longiano, Cavaillon in Francia e Murcia in Spagna. Di biologico si occupa anche la filiale egiziana di Apofruit, Horusfruit con sede al Cairo mentre nei Mercati Generali sono attive due società: la ViviToscano a Firenze e la ViviRomano, inaugurata nell’ottobre 2016 nel Mercato della capitale (il CAR), con l’obiettivo dimigliorare il servizio logistico e valorizzare il prodotto biologico territoriale. Apofruit intende creare uno spazio dedicato al prodotto biologico presso i Mercati Generali italiani ma anche nei Mercati delle principali capitali europee, ha affermato Bastoni. Contemporaneamente, Apofruit svilupperà la vendita online sia verso il consumatore finale sia verso i distributori. “L’esperienza maturata a Roma e a Firenze a partire dai mesi scorsi – ha sottolineato il dg di Apofruit – ci conferma che i Mercati Generali possono giocare un ruolo fondamentale nel forte sviluppo della domanda di prodotti biologici potendo contare su un’efficiente logistica e sulla vicinanza alla clientela. per questo intendiamo replicare l’esperienza in altri Mercati in Italia e all’estero’.
Nella parte generale del suo intervento, Bastoni ha puntualizzato molto bene il momento magico del settore bio in Italia e in Europa. In un solo anno, i produttori e confezionatori di prodotti biologici sono cresciuti dell’8,2% in Italia, dell’8,5% in Spagna, del 7,2 in Francia, del 6,5 in Germania. Sempre in 12 mesi le superfici dedicata all’agricoltura bio sono cresciute del 21,7% in Francia, del 15,1% in Spagna, del 7,5% in Italia e del 5,3% in Germania. Solo in Italia sono 60 mila le aziende che operano nel biologico ma la crescita più sostenuta riguarda la domanda. In Italia nel 2016 le vendite di prodotti bio sono cresciute del 20,1% nella GDO e del 3,5% nei negozi specializzati. Il mercato interno vale oltre 3 miliardi di euro. Nel 2016 il 74% delle famiglie italiane ha acquistato prodotti bio con una crescita di 1 milione 200 mila famiglie sull’anno precedente. L’ortofrutta è la voce più importante delle vendite bio (vale 147 milioni di euro) ma i margini di crescita sono ancora grandi perché l’incidenza della spesa bio sul totale della spesa alimentare degli italiani è pari al 4%.