Concedersi una vacanza in un agriturismo della Carinzia significa regalarsi una pausa in un territorio verdissimo, tutelato, integro, stabilendo un rapporto vero, sincero, con i padroni di casa. Una vacanza in un agriturismo carinziano è l’occasione per scoprire i più bei sentieri del territorio con i suggerimenti di chi, su quel territorio, ci vive, e ci lavora, da sempre.
In Carinzia passeggiare può essere un’occasione anche per conoscere, approfondire. Ci sono fattorie, come quella gestita dal giovane ed entusiasta Erwin Soukup nella Lesachtal, dove vengono proposti speciali pacchetti dedicati ai trekking.
Erwin offre l’occasione di camminare lungo i confini e di raggiungere a piedi, dalla sua splendida Lesachtal, i boschi e i laghi della Carnia, nel nord del Friuli. ‘Un’occasione interessante anche per concedersi sfiziosi spuntini sempre diversi: prima la tipica Jause carinziana con salumi, formaggi e pane nero, poi pasta e vino nel rifugio a Forni Avoltri, dove facciamo sempre tappa’. Si rientra a casa con il bus, stanchi e contenti, dopo una giornata all’aria aperta, godendosi le bellezze della montagna.
Per chi cerca il silenzio, la tranquillità più assoluta, la possibilità di vivere con la natura, senza troppe distrazioni, ci sono le baite in quota. Sono circa 200, in tutta la Carinzia, e sono gestite direttamente da agricoltori e allevatori. Erano usate come alloggio per seguire gli animali al pascolo, come rifugio quando si saliva in quota per la caccia. Ora sono spesso a disposizione degli ospiti- con piccoli grandi lussi come la sauna e le vasche in legno per regalarsi piacevoli bagni caldi con vista sulle montagne, lavatrice e lavastoviglie, barbecue e magari anche il tavolo sotto la veranda, all’aperto, per cenare circondati dalla natura. Sono baite a misura di coppie romantiche o di famiglie, di gruppi di amici o di viaggiatori solitari in cerca di tranquillità. Sono gestite direttamente dai soci dell’Associazione degli Agriturismi della Carizia e sono in pratica dei piccoli hotel da autogestire: si trovano camere da letto, bagni e cucine in perfetto ordine, ci si arrangia per i pasti e magari si può approfittare dei prodotti dei contadini- latte,burro, formaggio, salumi, uova, marmellate, miele e pane fatto in casa- per concedersi colazioni luculliane e cene davvero sfiziose. Anche in questo caso i gestori delle baite sono sempre disponibili per suggerimenti su trekking, passeggiate e vie di arrampicata.
C’è anche la possibilità di concedersi dei mini corsi legati alle passeggiate. Come alla fattoria Hofer di Birnbaum, sempre nella verdissima Lesachtal, dove vengono organizzate delle escursioni per imparare a riconoscere le piante officinali e le erbe da utilizzare in cucina. ‘La nostra esperta in botanica, Simone, accompagna spesso gli ospiti nelle loro passeggiate per mostrare ciò che cresce ai bordi dei sentieri. Sono delle piante che hanno mille utilizzi e che può essere davvero utile conoscere’, spiega Gabriel Stabentheiner, il padrone di casa. Vicino alla fattoria, poi, c’è anche un percorso Kneipp all’aria aperta, per imparare i segreti di questa terapia tutta naturale che, se fatta come si deve, regala muscoli rilassati, stimola la circolazione e regola la pressione. Lungo le sponde del Weissensee, alla fattoria Obergasser, le passeggiate sono abbinate allo yoga, per garantire a muscoli e articolazioni forza e fluidità. E poi le merende, una volta tornati in fattoria, sono a base di soli prodotti biologici.
C’è tanto da camminare, e da scoprire, anche per le famiglie. Erwin Soukup è guida alpina e, da poco, papà e ha selezionato una serie di passeggiate a misura di bimbi e anche di passeggino. In molte altre fattorie carinziane, poi, c’è il lusso di poter fare il viaggio di ritorno a bordo di un trattore: un’idea che entusiasmerà anche i bambini più pigri. E per aiutare le famiglie a risparmiare, e a vivere bene le vacanze, ci sono camere che paiono suite, proprio a misura di famiglie, e menù dedicati ai più piccoli. Alla fine, dopo le passeggiate, si ritorna sempre in fattoria. L’obiettivo è a merenda, la tipica Jause carinziana: succo di ribes o sciroppo di sambuco, latte appena munto, formaggi di malga e salumi artigianali, senza traccia di aromi artificiali, profumato pane fatto in casa e magari una torta di grano saraceno, con i frutti di bosco.
Per saperne di più: Associazione Vacanze in Agriturismo in Carinzia, Viktringer Ring 5, 9020 Klagenfurt (Austria) – tel 0043/463/330099 – sito web: www.urlaubambauernhof.com