B/Open, in Italia boom del 15% dei bio-pack

B/Open

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Si è tenuto venerdì 11 giugno  il webinar intitolato “Nuovi materiali per il packaging del food: l’importanza della ricerca e della formazione”. Ad approfondire questa tematica di grande interesse, B/Open, l’evento b2b di Veronafiere dedicato al food biologico certificato e al benessere della persona.

L’appuntamento digitale si è svolto nell’ambito di It’s Organic, progetto di promozione del prodotto biologico, approvato e co-finanziato dalla Comunità Europea. E che vede coinvolto il mondo della ricerca che ha illustrato quali sono le soluzioni di packaging innovativo e quali le criticità in termini di sicurezza, igiene ed efficacia, portando l’attenzione sull’importanza della formazione sia nei confronti delle aziende sia verso nuove figure professionali. Il programma ha contemplato gli interventi dell’Università di Parma, dell’Università di Salerno e dell’azienda ICO-Industria Cartone Ondulato.

A ben guardare è emerso che la catena del valore degli imballaggi in plastica necessita di una profonda trasformazione nell’ottica della sostenibilità e dei principi dell’economia circolare al fine di arrestare il degrado ambientale causato dalle enormi quantità di rifiuti prodotti da questo settore in tutto il mondo.

Le soluzioni di packaging innovativo che si affacciano sulla scena sono molteplici. In molti casi sono ottenute grazie alla realizzazione di nuovi materiali sostenibili che presentano caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità e vengono pertanto proposte con l’obiettivo di sostituire le plastiche, senza però considerarne i limiti in termini di sicurezza, igiene ed efficacia.

Intanto il green packaging continua a virare forte in Italia dove gli imballaggi in bio-plastica registrano una crescita del 15% l’anno, trainando con loro tutti gli altri imballaggi realizzati in materiali sostenibili (per esempio gli imballaggi di carta). Crescita senza dubbio guidata da una rapida espansione del settore out-of-home, dato che mette in chiara luce come la produzione debba saper essere versatile per adattarsi alle nuove tendenze della clientela. Nello studio, infatti, ci si attende una crescita per il segmento del packaging alimentare che potrà raggiungere un volume d’affari di 38 milioni di tonnellate a livello europeo entro il 2022.

Maria Ida Settembrino

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