Anche in UK guerra alla plastica

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Sei delle più grandi catene di supermercati del Regno Unito hanno aderito alla campagna avviata dal governo britannico per abbattere la diffusione della plastica. La notizia è stata diffusa dal network BBC. Tesco, Sainsbury’s, Morrison, Aldi, Lidl e Waitrose hanno deciso, insieme ad altri 36 rivenditori minori, di sposare la causa ambientalista per l’abolizione degli imballaggi in plastica entro il 2025.

Non si conoscono ancora tempi e modalità concrete di questa decisione, che viene comunque letta dal governo britannico con ottimismo, come conferma il segretario all’Ambiente, Michael Gove, commentando che la ricetta può funzionare solo se istituzioni, imprenditori e consumatori lavorano insieme.

La consapevolezza dell’emergenza del colossale inquinamento planetario dovuto a plastiche e micro-plastiche si sta diffondendo. Coca-Cola e Asda, Marks & Spencer, Procter & Gambles e altri si dichiarano pronti a rendere il packaging dei loro prodotti riciclabile.

La legge britannica prevede che entro il 2025 gli imballaggi diventino riutilizzabili, riciclabili o compostabili al 100%, che il 70% venga effettivamente riciclato e il restante packaging in plastica contenga il 30% di materiale riciclabile; gli imballaggi di singoli prodotti vengano eliminati del tutto. Entro la prossima estate saranno annunciati nuovi provvedimenti per incentivare l’economia circolare basata su riuso e riciclo del packaging.

In Olanda, come annunciato a suo tempo da Greenplanet (vedi news), una catena di supermercati ha deciso di eliminare completamente gli imballaggi in plastica nei suoi reparti riservati ai prodotti freschi e ha già applicato la decisione in alcuni punti vendita di Amsterdam. Il problema, in effetti, sta crescendo proprio con il cambiamento degli stili di vita, in tutto il mondo. Sempre di più si trovano in vendita porzioni di cibo mono-dose, ready-to-eat, imballate singolarmente. Quasi tutte – pensiamo alle ciotole delle zuppe pronte, ai bicchieri con frutta già lavata e tagliata e a tanti altri prodotti – hanno confezioni di plastica. E’ urgente una svolta e all’industria degli imballaggi è richiesto un grande e rapido sforzo per contribuire in modo determinante alla soluzione del problema; il resto spetta ai consumatori e alla loro consapevolezza.

 

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