Prodotta dalla casa editrice Gemma Editco, la piattaforma GreenPlanet è dedicata all’informazione sulle produzioni e le aziende del biologico italiano e internazionale e ai settori collegati, dalla ricerca alle tecnologie, dalla trasformazione alla distribuzione, dagli eventi alle politiche di settore. GreenPlanet si occupa anche di temi ambientali e di produzioni naturali e dell’ambito, più ampio, della sostenibilità.
La newsletter in italiano esce il martedì e raggiunge filiera e stakeholder con notizie a approfondimenti esclusivi. La newsletter in inglese esce il giovedì e raggiunge importatori e distributori, oltre ad associazioni e organizzazioni internazionali.
GEMMA EDITCO Srl
partita IVA: 01963490238
Via Fiordiligi, 6 / 37135 Verona
+39 045.8352317
segreteria@gemmaeditco.it
Ambiente, una parola entrata con prepotenza nel lessico delle priorità della nostra vita
Condividi su:
“La Terra è un paradiso, l’inferno è non accorgersene”: l’aforisma di Jorge Luis Borges è tanto più vero nel tempo sospeso dalla pandemia e nella Giornata Mondiale dell’Ambiente che si celebrata quest’anno lo scorso 7 giugno. L’ambiente, ciò che ci circonda – è infatti il participio presente ambiens del latino ambire che significa appunto circondare – svuotato dalla nostra pesante presenza si è ben presto ripreso il suo spazio. Lo spazio della nostra assenza lo ha ripopolato di animali e piante, una presenza che prima si nascondeva fino a sparire.
La perdita continua di biodiversità, ovvero la scomparsa di molte specie vegetali e animali, ci ricorda la tragica combinazione fra la presenza dell’uomo e l’assenza del mondo vegetale e animale. È bastato un attimo, se contato con la metrica dell’evoluzione, a ribaltare la presenza con l’assenza per ripopolare quello spazio perso.
Nel 2020, anno bisesto e funesto, siamo tuttavia a un punto di svolta obbligato: paradiso o inferno? Se il riscaldamento globale dovesse continuare con il ritmo attuale, entro la fine del secolo scatterà un allarme estinzione per il 73% delle specie animali e vegetali di tutto il mondo. Una scoperta però è confortante, anche se non è ancora il paradiso: la parola “ambiente” esce finalmente da qualsiasi concetto astratto ed entra con prepotenza nel lessico delle priorità della nostra vita.
Ben 7 italiani su 10 (68%) sanno correttamente spiegare la “biodiversità” come “una molteplicità di specie animali, vegetali e microorganismi” e con altrettanta precisione 4 italiani su 10 collegano la perdita di biodiversità e l’alterazione degli equilibri ed ecosistemi a conseguenze rilevanti se non addirittura catastrofiche per l’abitabilità terrestre, come la pandemia covid-19. Solo 1 italiano su 10 (9%) ritiene che non valga la pena preoccuparsi, e che la perdita di biodiversità sia fisiologica nell’evoluzione degli ecosistemi, ma nell’insieme oltre i 3/4 dell’opinione pubblica ha colto la serietà delle condizioni. Sono i dati del nuovo Rapporto #Biodiversità, I care 2020 dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market / SWG. Li ha diffusi Fondazione FICO con la campagna Spreco Zero. L’indagine è stata condotta dal 27 al 29 maggio su 1000 soggetti in tutta Italia, secondo un campione statistico.
Preservare la biodiversità, quindi, ma come? Secondo un italiano su due (50%) sono necessari e urgenti prodotti e detersivi a basso impatto ambientale, mentre per il 42% degli intervistati la strada è privilegiare la varietà di prodotti agroalimentari del territorio attraverso la spesa della famiglia.
Soluzioni che dimostrano la comprensione dei pericoli in atto, e non di difficile attuazione. Molto resta da fare in vista degli Obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, ed è questo il momento per uno scatto decisivo… verso il paradiso.
Andrea Segré
Seguici sui social
Notizie da GreenPlanet
Gruppo Germinal: rinnovata CREABIO, lo stabilimento dei piatti bio pronti freschi
Crescita di Almaverde: +17% nel 2015
Le multiformi virtù dell’umile Lavanda
news correlate
“Come il bio può tornare Protagonista”: dal 2025 un nuovo ciclo di appuntamenti firmati Greenplanet
Ritornano gli appuntamenti di GreenPlanet! Un ciclo di eventi online e in presenza dal titolo “Come il bio può tornare protagonista”, per approfondire insieme a
Il “decreto contaminazioni” soverchia i cardini del diritto di una democrazia liberale
Visto il dibattito in corso in queste settimane sul cosiddetto “decreto contaminazioni” sul bio, riproponiamo i contenuti dei due articoli di commento, già pubblicati ed
Agricoltura biologica e Biologico: distinzione necessaria per un nuovo modello di consumo
La scorsa settimana abbiamo pubblicato la notizia circa i risultati dell’audit, a dire il vero poco lusinghieri, che la Corte dei Conti UE ha presentato
IL PASTICCIACCIO BRUTTO CHE HA BLOCCATO L’ITALIA DEL BIO
Non è la prima volta che interveniamo per sottolineare come il biologico meriterebbe una maggiore efficienza burocratica da parte dei vari soggetti pubblici che sovrintendono