Si è chiusa domenica 12 novembre a Bolzano la quattordicesima edizione di BioLife (9-12 novembre), la fiera dedicata al mondo del bio che ogni anno richiama in Alto Adige produttori selezionati da tutta Italia, costituendo un punto di incontro unico per coloro che desiderano conoscere, testare e acquistare prodotti sostenibili, sani e innovativi.
Soddisfazione tra gli espositori per la partecipazione ad un evento di forte attrattività non solo per gli addetti ai lavori ma anche per un vasto pubblico di consumatori curiosi e interessati.
‘Per Bio Südtirol è molto importante partecipare a manifestazioni come questa perché dà la possibilità di presentarci direttamente ai consumatori, senza filtri, far assaggiare le nostre mele e avere un riscontro immediato da loro. Per noi il confronto è sempre molto positivo’, dichiara Michael Theiner, responsabile brand communication della cooperativa altoatesina. ‘L’abbinamento con la Fiera di Autunno, storica kermesse locale giunta quest’anno alla sua settantesima edizione, è inoltre un valore aggiunto perché ci consente di entrare in contatto anche con ‘semplici curiosi’ che altrimenti non avremmo potuto incontrare’.
Compiacimento espresso anche nelle parole di Gian Luca Bettarelli, direttore generale della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola, per il secondo anno presente al BioLife all’interno dello stand collettivo della Regione Marche, che sottolinea l’importanza della partecipazione per accrescere la notorietà del pastificio in un’area ancora poco presidiata dal brand Girolomoni come appunto quella del Sud Tirolo.
Dello stesso avviso Marinella Sebastianelli, assistente commerciale Italia de La Terra e il Cielo Soc. Agricola Cooperativa, all’esordio in fiera anch’essa all’interno dell’area espositiva marchigiana. ‘Credo che sia importante per noi partecipare ad eventi come questo proprio per la possibilità che ci viene data di stabilire un rapporto diretto con il consumatore finale’.
Regione partner dell’edizione 2017 del BioLife è stata la Campania, ‘probabilmente una vera scoperta per molti dei visitatori, che sono sembrati incuriositi e attratti dai nostri prodotti per l’ottima qualità e per l’etica intrinseca. Molte delle nostre proposte, infatti, sono frutto del lavoro svolto in terre confiscate alla camorra, un valore unico che va oltre a quello dell’eco-sostenibilità’, sottolinea a GreenPlantet Nicola Lalla, funzionario e rappresentante della Regione in fiera.
Lo scenario presentato relativo alla settore del bio in Campania è di tutto rispetto: oltre 4.500 operatori nel comparto per circa 4.000 aziende agricole e 40 mila ettari certificati; Regione leader nella frutta secca bio, in forte crescita nel vitivinicolo, 70 produttori certificati per circa 100 ettari di vitigni ed un’altra trentina in conversione, e nella produzione di olio d’oliva biologico. Per quel che riguarda l’ortofrutta si parla di settore ormai consolidato: nonostante il ristretto numero di player, i quantitativi e la qualità sono notevoli con export in aumento in tutta Europa. Leggermente in deficit la zootecnica, eccezion fatta per la produzione di formaggio di bufala bio, ma in tendenziale incremento grazie ad un PSR che promuove un premium price sulle foraggere da allevamento biologico notificato.
La fiera, infine, è stata l’occasione per festeggiare i primi 25 anni di Ecolabel, l’etichetta ecologica volontaria dell’UE, e l’opportunità ideale per celebrare l’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo, indetto per il 2017 dalle Nazioni Unite.
Chiara Brandi